Un miracolato dalla Beata Assunta Pailotta (+
1905) depose:
«Da circa otto mesi me ne stavo a letto per paralisi... Mi raccomandavo a tanti
Santi dei Paradiso, ma avevo una particolare devozione per la Serva di Dio Maria
Assunta Pallotta.
Una sera, non posso precisare, ma mi pare nel maggio o giugno del 1923, verso le
ore otto, standomi io bene sveglio nel mio letto, sentii bussare alla porta
della camera. Credendo che fosse qualcuno di casa, dissi:
Avanti, chi è? — Sentii una voce che mi disse: Sono io, Leoni. —
Contemporaneamente vidi spalancarsi la porta e comparirmi dinanzi la figura di
Suor Maria Assunta Pallotta nel suo candido abito monacale, cinta il capo di una
corona di fiorellini bianchi.
La Serva di Dio introdusse il discorso: Come stai, Leoni? — Risposi: Male! Son
tanti mesi che sono qui inchiodato in questo letto. — La Serva di Dio riprese:
Procura di alzarti. — Ed io: Non posso alzarmi. — Ma provaci, che Dio ti ha
fatto la grazia. Tu però hai un brutto vizio: bestemmi un po’ troppo. — E poiché
io volevo scusarmi allegando l’abitudine e le circostanze, lei conchiuse:
Bisogna correggersi! — (E difatti ho cercato di correggermi).Ciò detto si
ritrasse chiudendo la porta e scomparve. Allora io provai subito ad alzarmi, e
difatti potei scendere dal letto e affacciarmi alla finestra. Mi pareva di
essere rinato.
Il giorno appresso mi alzai, uscii per il paese con meraviglia di tutti.
L’indomani potei recarmi in campagna al mio roccolo, alla distanza di due
chilometri. Da quel giorno cammino sempre con relativa speditezza e facilità. Il
Parroco ne fece un referto. Il medico curante, Dott. Guerriero Consorti, era
partito da Force poco tempo avanti la mia guarigione per assumere la direzione
dell’Ospedale di Ancona.
(Dai Processi di beatificazione della Serva di Dio Maria Assunta Pallotta).