L'anno 1857 moriva il santo alunno salesiano
Domenico Savio. Suo padre, persona degnissima di fede, depose quanto segue:
«Circa un mese dopo la sua morte, una notte dopo essere stato lungo tempo senza
poter prendere sonno, mi parve di veder spalancarsi il soffitto della camera in
cui dormivo, ed ecco in mezzo a una grande luce comparirmi Domenico con volto
ridente, giulivo, ma con aspetto maestoso e imponente.
A quel sorprendente spettacolo io sono rimasto fuori di me. O Domenico! mi posi
a esclamare:
- Domenico mio! come va? dove sei? sei già in Paradiso?
- Sì, padre, rispose, io sono veramente in Paradiso!...».
Giovanni Bosco, Vita del giovinetto Domenico Savio, 51 ed., c. 27.