Alcune domande a don Amorth
1. Se viene fatto un maleficio ad uno che è in grazia di Dio o ad uno che non è in grazia di Dio, c’è differenza?2. Si dice che solo il sacerdote
nominato dal Vescovo ha l’autorità dalla Chiesa di esorcizzare e solo a lui
spetta il nome di esorcista. Gli altri sacerdoti possono esorcizzare
privatamente?
R. Solo il sacerdote esorcista (mai un laico) può amministrare l’apposito
sacramentale, che coinvolge l’autorità della Chiesa ed è preghiera pubblica. Gli
altri sacerdoti, e pure i fedeli, possono recitare preghiere di liberazione,
conforme al mandato di Cristo: Coloro che crederanno in Me, nel mio nome
cacceranno demoni (cfr. Mc 16,17). Si tratta di preghiere private, anch’esse
efficacissime se pronunciate con fede. Non richiedono nessuna autorizzazione e
possono essere scelte o improvvisate liberamente, perché non sono vincolate a
formule particolari.
3. Le preghiere di liberazione
possono essere sempre fatte, o vanno escluse nei casi in cui una persona si
affida ad un esorcista? Possono essere recitate da singoli, o solo da gruppi
preparati a questo?
R. Le preghiere di liberazione si possono sempre fare. Anche se una persona
viene regolarmente esorcizzata da un sacerdote è di grande utilità che riceva
pure preghiere di liberazione. Soprattutto è utile che sia aiutata a percorrere
un cammino di preghiera e di istruzione cristiana. Certamente è più efficace la
preghiera di un gruppo preparato, che sappia compiere queste preghiere con fede
e osservando le prescrizioni date dalla Congregazione per la Dottrina della
Fede. Ma anche i singoli possono fare preghiere di liberazione.
4. Si sente parlare spesso di
certi laici che hanno il carisma della liberazione e che esorcizzano senza
nessuna autorizzazione. Come ci si deve comportare?
R. Se una persona ha dallo Spirito il carisma della liberazione, ha più forza di
un esorcista; benché, sia chiaro, non faccia esorcismi ma preghiere di
liberazione. La Lumen Gentium, al n.12, precisa che spetta all’autorità
ecclesiastica la verifica dei carismi e regolarne l’uso. Certo un primo
discernimento deve essere fatto dal nostro buon senso, e un secondo
discernimento dai sacerdoti, come suggerisce il S.Padre nell’ Esortazione
Pastores dabo vobis. Siamo pieni di sedicenti carismatici, per cui l’equilibrio,
la prudenza, il buon senso ci debbono offrire i primi suggerimenti su come
comportarci.
5. Tanti gruppi sono costretti a
riunirsi in case private. Le persone che vi abitano possono subire conseguenze
dalle preghiere di liberazione o dagli esorcismi fatti in casa loro?
R. No. Non esistono contagi, né sulle persone né sui luoghi. Ed è grande carità
prestare i propri locali per le preghiere di ogni tipo, anche per quelle di
guarigione o per esorcismi, quando per questi non si trovano al momento locali
più opportuni: normalmente essi vengono amministrati in Chiese, in sagrestie o
in locali adiacenti a Chiese.
D. Gabriele Amorth