Le malefatte di satana
Stiamo vivendo un periodo in cui satana è
di moda: ne parla con verità tutta la Bibbia; ne parla spesso la Madonna a
Medjugorje. Ma ne parlano anche troppo i media, specie la TV, confondendo le
idee e, in effetti, reclamizzando maghi, cartomanti, imbroglioni di ogni specie;
quando addirittura non reclamizza anche le sètte. Chi è meno informato e meno ci
crede è il clero. Perché? E quando si ha bisogno del parere di un esorcista è
difficilissimo trovarlo; perché? Tanti oggi si dànno alla magia, alle varie
forme di occultismo, allo spiritismo; e quasi mai gli educatori sono in grado di
dare una giusta informazione.
Si aggiungono poi tanti altri problemi. Ad esempio: come distinguere un male
malefico da una malattia psichica? Di fronte a certe difficoltà e stranezze,
giovano davvero le preghiere di liberazione? Quando invece è necessario
ricorrere all’esorcista? A queste e ad altre domande risponde il recente libro
del nostro collaboratore D.Gabriele Amorth, “Esorcisti e psichiatri” (Edizioni
Dehoniane), che può soddisfare quanti sono interessati a questi problemi. Ci
preme sottolineare la raccomandazione dell’Autore: “Dobbiamo avere paura del
peccato, non del demonio”; e l’insegnamento di Paolo VI: “Tutto ciò che ci
difende dal peccato, ci difende dal maligno”.
1. “Quando si sogna il maligno con contorni paurosi, può essere frutto solo
della psiche o anche della sua presenza?” è stato chiesto a Don Amorth. Ecco la
risposta:
R.:Sappiamo che i sogni dipendono dal subconscio. Normalmente qualche incubo ce
l’ha chiunque perché nel nostro subconscio tutti abbiamo dei ricordi paurosi,
dei timori riguardo alla salute o a qualche disgrazia, ecc. Ma, alla domanda
specifica che mi si fa, io direi che tutti i nostri sogni in parte possiamo
pilotarli; ossia è necessario che quando siamo svegli, ci alimentiamo di tutto
ciò che è positivo e che piace a Dio e stiamo attenti a ciò che vediamo e
leggiamo. Così si elimina la presenza demoniaca e non avremo nessuna paura del
demonio. La Bibbia non ci dice mai di temere il diavolo, ma “di resistergli
forti nella fede, poiché egli si aggira attorno cercando chi divorare”. Dice
anzi di “resistergli rivestiti dell’armatura di Dio”(1Pt 5,8-9; Ef 6,11).
Purtroppo i mass-media, in particolare la TV, sotto questo aspetto stanno
rendendo un pessimo servizio! Guardate “Misteri” e programmi del genere: si sono
accorti che il demonio fa notizia. Io li considero tutti negativi, anche quello
a cui ho partecipato. Tutti mettono le cose in burletta, ossia falsificano i
fatti, ed è proprio quello che il demonio vuole: o che non si parli di lui, così
può agire liberamente; o che si parli troppo di lui, così che sembri il
protagonista della storia, mentre il protagonista è Cristo.
Per concludere, si devono evitare letture e spettacoli che possano inculcare
paure, come gli horror e, specialmente per i ragazzini, giochi, album, cartoni
animati veramente mostruosi. Come possono non avere incubi quando si nutrono di
violenza e di figure raccapriccianti? E poi ci si deve sentire sicuri dell’aiuto
di Dio, della protezione di Maria e dell’Angelo Custode.
[Quindi è più importante che mai, non passare dalla TV al letto, ma pregare
prima del riposo, anche quando abbiamo molto sonno: il Signore ci renderà in
abbondanza il tempo che avremo dato a Lui. Quanto è efficace, prima del riposo,
il Rosario e la preghiera intima con il raccontare al Signore la nostra
giornata! Allora veramente “io dormo ma il mio cuore veglia”, direbbe il
Cantico. «L’adorazione prima del sonno mi dona di alzarmi al mattino pieno di
gioia e di fiducia» mi confidava un amico. Quanti l’hanno provato! E chi ben
comincia... ndr]
2. Il segreto di Fatima parla di una terza guerra mondiale, ma nessun Papa ha
avuto il coraggio di svelarlo. E un evento negativo è stato profetizzato per la
seconda metà di questo secolo: mancano solo 5 anni! L’umanità corre un pericolo
mortale, ma nessuno lo dice...
R. Ho le mie riserve riguardo al terzo segreto. Pio XII non lo aveva voluto
aprire, dal momento che Lucia aveva espresso il desiderio che venisse aperto
dopo il 1960. Fu Papa Giovanni a leggerlo con molta cura, poi lo fece leggere a
tutti i principali esponenti della Segreteria di Stato e del S.Uffizio per
sentire il loro parere. Lo stesso Papa dettò al suo segretario Mons.Capovilla,
ancora vivo, una postilla da allegare alla busta del terzo segreto. Nella
postilla erano spiegati i motivi per cui il Papa ritenne di non doverlo
pubblicare. Tutto questo mi ha scritto Mons.Capovilla. Prima osservazione: Il
Papa non ha fatto torto a nessuno, dal momento che il segreto era rivolto a lui.
Se la Madonna avesse voluto che venisse reso pubblico, avrebbe potuto farlo
subito, come ha fatto con gli altri due. Inoltre penso che i motivi addotti da
Papa Giovanni erano ben fondati, perché Paolo VI, appena diventato Papa, chiese
subito a Mons.Capovilla dov’era la busta col segreto: “E’ in quel cassetto”,
rispose l’ex segretario. Il Papa lesse, ma ritenne giusti i motivi per cui non
era conveniente pubblicarlo. Lo stesso fece Giovanni Paolo II. Perché? Guardate,
è inutile arrampicarsi sugli specchi. Hanno scritto tante cose che sanno proprio
di inventato riguardo al terzo segreto. La Madonna non viene a predirci
disastri, ma ad insegnarci a evitarli. Anche sulle tante apparizioni che
avvengono in ogni parte del mondo, rispondo con le parole di Maria a Lucia:
“Siccome gli uomini non accolgono il messaggio, l’ultima alternativa che Dio vi
dà è la Mia persona, manda Me stessa”. Il gran numero di apparizioni nel mondo
avvengono per richiamare l’umanità alla conversione, perché Dio vuol fare
misericordia attraverso quelli che accolgono i richiami di Maria e cambiano
vita. E quale movimento di conversione ha portato Maria ovunque! Tutta la Bibbia
è qui a dirci che Dio ha pazienza, pazienza, pazienza..., poi viene il castigo.
Ma non è Lui che castiga, sono gli uomini che castigano se stessi e si castigano
tra di loro; non è Dio che manda i castighi. Sul contenuto del terzo segreto,
che non è mai stato rivelato, in tutte le pubblicazioni che sono uscite, vi è
tanto di invenzione. Per esempio una di esse incomincia con un’espressione della
Madonna: «Piccola mia!», parole mai usate dalla Madonna con Lucia. Un’altra
espressione mai detta dalla Madonna in quelle pubblicazioni: «Hai visto il
miracolo del sole?» Papa Luciani, nel 1977 aveva chiesto nelle due ore di
colloquio con Lucia: «Ti è piaciuto il miracolo del sole?» «Non l’ho mai visto»
rispose Lucia. Difatti Lucia, Giacinta e Francesco, durante il miracolo del
sole, ebbero delle apparizioni personali (l’Addolorata, la Madonna del Carmine,
la S.Famiglia, S.Giuseppe col Bambino) e non videro il sole. La Madonna ci
richiama urgentemente alla conversione, come tutta la liturgia e la predicazione
della Chiesa. Ma importante è che si ascoltino. C’è bisogno di tanta preghiera.
Quello di Fatima è il grande messaggio del nostro secolo; tutti gli altri,
compreso Medjugorje, ne sono la continuazione. Ma quel messaggio termina con una
grande speranza: «Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà e ci sarà un
periodo di pace per il mondo».