Il Cuore Immacolato di Maria (art.
tratto dalla rivista Madre di Dio)
La devozione al Cuore di Maria richiede
purezza d'animo ed è fonte inesauribile di vita interiore.
Nella Bibbia il cuore esprime il compendio di
tutta la vita interiore dell'uomo, per cui spesso Dio si rivolge al cuore per
agire in profondità su tutta la persona; e quando, con il profeta Ezechiele,
promette di dare un cuore nuovo, indica una totale conversione a lui, da parte
del suo popolo che si era completamente sbandato.
Perciò, parlare del cuore di Maria significa penetrare in tutta la sua
interiorità, nel suo rapporto con Dio e con gli uomini. La frase ripetuta da
Luca, che Maria "custodiva tutto nel suo cuore" [cfr. Lc 2, 51] fa diretta
menzione del cuore della Vergine; ma è solo un avvio iniziale di tutto uno
sviluppo che è andato crescendo lungo i secoli e che è esploso soprattutto negli
ultimi tempi.
La riflessione patristica sul cuore di Maria ha insistito, specie con Agostino,
nel vedere in esso "lo scrigno di tutti i misteri", in particolare del mistero
dell'Incarnazione, giungendo all'affermazione che "Maria ha concepito nel cuore
prima che nel grembo". Sempre più nel Medioevo si è sviluppata la devozione al
cuore di Maria che più tardi, con San Giovanni Eudes [+ 1680], acquisterà una
rigorosa spiegazione teologica e riceverà ufficialmente un culto liturgico.
Da qui ebbero impulso gli sviluppi più recenti, che possiamo individuare in tre
avvenimenti:
1 Nel 1830, quando la Vergine apparve a Santa Caterina Labouré, chiedendole di
far coniare quella "medaglia miracolosa" che si diffuse in tutto mondo in
milioni di esemplari, fece riprodurre nel retro i due cuori di Gesù e di Maria,
abbinandoli nella devozione dei fedeli.
2 Un secondo avvenimento significativo fu la ripercussione in campo mariano che
si ebbe quando, a cavallo tra i secoli XIX e XX, Leone XIII consacrò il mondo al
Sacro Cuore di Gesù. Si pensava già allora che fosse maturo il tempo per
procedere anche alla consacrazione al Cuore di Maria, dal momento che il Signore
ha voluto associare la Vergine Madre a tutta l'opera di Salvezza. [Non si arrivò
a questa realizzazione, ma si ottenne ugualmente un impulso alla devozione al
Cuore di Maria e agli studi su tale devozione].
3 Non c'è dubbio che lo sviluppo maggiore si ebbe con le Apparizioni della
Madonna a Fatima, nel 1917. Si può anzi dire che, come per la devozione al Sacro
Cuore di Gesù furono di grande sprone le Apparizioni del Signore a Santa
Margherita Maria Alacoque, così le Apparizioni ai tre Pastorelli di Fatima
diedero un impulso decisivo alla devozione al Cuore di Maria. Da notare che già
dal 1854, ossia dalla proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione, si
incominciò a diffondere l'espressione "Cuore Immacolato di Maria": cioè, "Cuore
dell'Immacolata". E proprio a Fatima, nell'Apparizione del 13 Giugno 1917, la
Vergine disse: "Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore
Immacolato". Quindi chiese che al suo Cuore Immacolato venisse consacrata la
Russia.
"Beati i puri di cuore"
Qual è il valore di questa devozione, diretta soprattutto a invocare
l'intercessione di Maria su di noi? Nella storia delle Scuole di Spiritualità,
la devozione al Cuore di Maria si è dimostrata una fonte inesauribile di vita
interiore, poiché da una parte il Cuore della Vergine comprende tutto il suo
mistero di grazia e di amore per Dio e per l'umanità, dall'altra non possiamo
passare sotto silenzio quei richiami con i quali la Vergine stessa ha voluto
indicarci questa specifica devozione: basti pensare a Fatima.
Allora, guardando al Cuore Immacolato di Maria, non c'è solo un'attrattiva che
spinge alla fiducia; ci deve essere anche una disponibilità all'imitazione, ad
aprirsi a Dio con tutto il cuore, a seguire gli ammonimenti materni di Maria.
Del resto, un'autentica devozione al Cuore Immacolato di Maria richiede purezza
di cuore, secondo l'insegnamento delle Beatitudini evangeliche: "Beati i puri di
cuore, perché vedranno Dio!" [Mt 5, 8].
Gabriele Amorth