UMORE DELLA
MADONNA
Janko: Vicka, c'è una cosa che per voi è molto semplice, ma per
noi no: capire di che umore è la Madonna durante le apparizioni. Ci puoi
dire qualcosa?
Vicka: Mi hai preso alla sprovvista e non saprei come
spiegartelo. Ma la Madonna, è sempre di buon umore!
Janko: Sempre allo stesso modo?
Vicka: Non sempre. Per quanto riguarda questo, mi sembra di
averti già accennato a qualcosa.
Janko: Può darsi di sì, ma parliamone lo stesso.
Vicka: Ecco, la Madonna è particolarmente gioiosa in occasione di
alcune feste.
Janko: Non mi sembra molto semplice e chiaro.
Vicka: Che cosa, per esempio?
Janko: Ad esempio, non mi è chiaro perché l'umore della Madonna
si presenti piuttosto insolito proprio in una delle sue feste più
grandi.
Vicka: Quale festa?
Janko: Penso alla festa dell'Immacolata Concezione.
Vicka: A che cosa ti riferisci di preciso?
Janko: Ecco, tu stessa una volta mi hai raccontato una cosa che
ho pure letto nel tuo quaderno: la Madonna, già nella prima festa
dell'Immacolata (1981), durante l'apparizione era meno gioiosa di quello
che vi aspettavate; subito, appena vi è apparsa, ha incominciato a
pregare per il perdono dei peccati. M'hai detto anche che sotto i suoi
piedi c'era un certo buio e che la Madonna era sospesa in aria, come se
fosse sopra un nuvola buia di cenere. Quando le avete domandato qualcosa
non ha risposto nulla, ma ha continuato soltanto a pregare. Hai anche
scritto che solo alla partenza vi ha sorriso appena, ma non con
l'allegrezza delle altre volte.
Vicka: E’ vero. L'hai trovato scritto con esattezza perché è
stato proprio così. Non posso farci niente...
Janko: Tu hai scritto nel tuo quaderno che anche il giorno dopo e
due giorni dopo la Madonna vi ha parlato dei peccati.
Vicka: Non possiamo farci niente, sono cose che riguardano lei.
Janko: È vero, ma è un po' strano che la Madonna abbia collegato
questo discorso con una delle sue feste più grandi.
Vicka: Non so proprio che cosa dirti.
Janko: Nemmeno io. Credo che l'abbia fatto perché noi
comprendessimo come i peccati, con la loro bruttezza, vadano contro
questa festa.
Vicka: Può darsi.
Janko: Aggiungo anche questo. L'anno scorso [1982], proprio in
collegamento con tale festa, ha rivelato il nono segreto a Ivanka e
Jakov. Questo è successo il primo giorno della novena. Poi, lo stesso
giorno della festa, ha rivelato a te l'ottavo segreto. Come si dice, non
c'è da stare allegri. Infine a Maria quest'anno [1983], sempre nello
stesso giorno, ha rivelato il nono segreto. È interessante che sono
stato presente all'apparizione sia l'anno scorso che quest'anno; ho
notato come la rivelazione dei segreti, entrambe le volte, ha influito
dolorosamente su di voi. L'anno scorso su Ivanka e quest'anno su Maria.
Ho già detto in un'altra parte quello che Ivanka mi ha risposto lo
scorso anno in questa occasione. Alla stessa maniera mi ha risposto
quest'anno anche Maria. Infatti, quando scherzando le ho detto come mi
sembrava che si fosse spaventata, mi ha risposto che mi sarei spaventato
anch'io se avessi sentito quello che aveva udito lei.
Vicka: Ti ha risposto bene.
Janko: Si, ma trovo strano che la Madonna colleghi questi segreti
con la sua festa tanto cara.
Vicka: Ti ho già detto che questo non lo so.
Janko: È però stato così. Può darsi che Dio e la Madonna vogliano
collegare a questa festa la purezza alla quale Dio ci chiama e che noi
infanghiamo con i nostri peccati.
Vicka: Te lo ripeto ancora: può darsi. Dio e la Madonna sanno
quello che fanno.
Janko: Va bene, Vicka, ma non ho ancora finito.
Vicka: Vai avanti! Speriamo che sia l'ultima! Ma non dimenticare
che la Madonna, in determinate occasioni, si mostrava particolarmente
gioiosa.
Janko: Questo lo so. Ma dimmi se lei qualche volta è stata
particolarmente triste.
Vicka: Di questo non mi ricordo proprio. Seria sì; ma triste...
Janko: Hai mai visto la Madonna piangere?
Vicka: No, no. Non l'ho mai vista.
Janko: Maria ha detto che la Madonna ha pianto quando le è
apparsa a lei sola, sulla strada. [Nella terza giornata delle
apparizioni - vedi capitolo 38].
Vicka: Anche a noi Maria ha raccontato questo e io le credo. Ma
io ti parlo di quello che ho visto e vissuto personalmente io.
Janko: Va bene, Vicka. Io volevo proprio che tu mi raccontassi di
che umore la vedevi e la trovavi tu. Questo è sufficiente per me.
Vicka: Intanto ti direi ancora questo. La volta in cui l'ho vista
più triste è stato subito all'inizio delle apparizioni, a Podbrdo,
quando uno ha bestemmiato Dio ad alta voce. Lei si è veramente
rattristata. Non l'ho mai più vista così triste. Se ne è andata via
subito, ma poco dopo è ritornata.
Janko: Sono contento che ti sia ricordata anche di questo.
Potremmo anche finire così.
Vicka: Grazie a Dio, che qualche volta anche tu ne hai
abbastanza!
Janko: E va bene; rallegrati di questo...
IL SALUTO DELLA MADONNA
Janko: Vicka, ho sentito, e l'ho anche letto, che quasi sempre la
Madonna vi salutava all'inizio e alla fine delle apparizioni.
Vicka: Hai sentito bene. Che vuoi sapere adesso?
Janko: Dimmi se qualche volta la Madonna è apparsa senza
salutarvi.
Vicka: No, soltanto quando ci appariva da lontano, come ad
esempio sul coro della chiesa. Altrimenti mai.
Janko: Proprio mai?
Vicka: Te l'ho detto: mai!
Janko: In che modo vi salutava?
Vicka: Sempre così: «Sia lodato Gesù Cristo».
Janko: Proprio sempre così?
Vicka: Proprio sempre.
Janko: Mi sembra che qualche volta se ne sia andata senza
salutarvi.
Vicka: Si, qualche volta. Ma questo significava sempre che
sarebbe ritornata.
Janko: Voi come lo sapevate?
Vicka: Ma che vuoi che sapessimo! L'abbiamo scoperto dopo, perché
è successo sempre così.
Janko: Va bene. Voi, le avete risposto qualcosa?
Vicka: Si, l'abbiamo fatto. Noi rispondevamo: «Sempre sia lodato
Gesù e Maria».
Janko: Nel momento di andarsene, come vi salutava?
Vicka: Ci diceva: «Andate in pace». Oppure: «Addio, angeli miei».
Qualche volta ambedue i saluti.
Janko: Eh, quante ne ha in mente la Madonna! Ma lasciamo perdere.
Vicka: Non lasciamo perdere niente. Di' piuttosto che cosa volevi
dire con questo.
Janko: Ho voluto scherzare. Perché che razza di angeli ha la
Madonna! Ma lo scherzo non m'è riuscito; quindi lasciamo perdere.
Vicka: Ti è riuscito, ti è riuscito! Adesso puoi andare avanti.
Janko: Va bene, infatti mi sono arenato. Dimmi ancora solo
questo: voi rispondevate niente al saluto della Madonna in partenza?
Vicka: Che cosa potevamo dirle? Lei ci saluta e scompare.
MATERNO
INCORAGGIAMENTO AI VEGGENTI
Janko: Vicka, noi due sappiamo come più volte la Madonna vi ha
ripreso e rimproverato. Mi interessa sapere se questo vi dispiaceva.
Vicka: Certo! Soprattutto all'inizio. Qualche volta siamo
arrivati fino alle lacrime.
Janko: Vedendovi così, la Madonna come reagiva?
Vicka: Nessuno la conosce come noi! Subito aggiungeva qualcosa e
tutto ridiventava bello.
Janko: Non vi ha mai minacciato di qualcosa? Per esempio; di
qualche castigo?
Vicka: Mai, per quello che ne so io.
Janko: Strano.
Vicka: Qui non c'è niente di strano. Lei sa che noi siamo ancora
dei ragazzi; molte cose ancora non le sappiamo, non le capiamo.
Janko: Dimmi se qualche volta vi ha incoraggiato e consolato
perché non aveste paura e perché foste perseveranti.
Vicka: Ci ha incoraggiato continuamente. Altrimenti, come avremmo
fatto a resistere? Spesso le abbiamo chiesto, soprattutto all'inizio, se
saremmo stati in grado di perseverare; e lei ci rispondeva: «Sì, angeli
miei!».
Janko: E voi le avete creduto?
Vicka: Come non crederci, quando lo dice la Madonna! Adesso vedo
anche che è stata lei a darci la forza per crederlo. Per quanto mi
riguarda personalmente, so almeno questo, che mi sono sempre sentita
forte dopo i suoi incoraggiamenti. Non avevo paura di niente.
Janko: Vicka, sappiamo che la Madonna vi ha aiutato e che aiuta
anche noi. Ma ti ricordi se qualche volta l'ha fatto in modo speciale?
Vicka: Le occasioni sono state tante! Lei ci avvertiva:
guardatevi da questo, guardatevi da quello; comportatevi così con il
popolo, così con le autorità; e così via. Come una vera mamma. Solo che
lei è molto più buona e sapiente.
Janko: Tutto questo sta bene, ma non mi hai ancora raccontato
nessun fatto in particolare.
Vicka: Te l'ho raccontato una volta.
Janko: Potresti ripeterlo anche adesso perché sia più chiaro?
Vicka: Ti ho raccontato come ci avvertiva per le spie, per i
miscredenti, per i falsi amici; come dovevamo guardarci dalle
provocazioni; che non dovevamo ascoltare i falsi messaggeri. Chi si può
ricordare di tutto? Ma quello che è più importante è che di queste cose
non ho il permesso di parlare. Perciò basta così.
Janko: Va bene. Ti ricordo ancora questo. Qualche volta la
Madonna vi aveva detto: «Domani dovete venire da soli». Sarebbe
interessante sapere che cosa la Madonna vi diceva in quelle occasioni.
Vicka: Questa è la parte più bella dei nostri incontri con la
Madonna!
Janko: Suvvia, dimmi almeno qualcosa al riguardo.
Vicka: Ti ho appena detto che molte cose non abbiamo il permesso
di riferirle.
Janko: Allora dobbiamo finire questa parte solo così?
Vicka: Credo di sì.
Janko: Vicka, se la Madonna è così buona, qualche volta si è
dichiarata vostra mamma?
Vicka: Sì; nostra e vostra; di tutti! Così si è dichiarata più
volte.
Janko: In che senso dici «di tutti»?
Vicka: Proprio di tutti. Più volte lei ci ha detto di essere la
mamma di tutti gli uomini e che le differenze le creano solo gli uomini
tra di loro. Come noi diciamo di essere tutti figli di Dio, allo stesso
modo siamo tutti figli della Madonna.
Janko: Questo l'hai spiegato bene; non me l'aspettavo!
Vicka: Ma questo non lo dico da me! Ci è stato detto tante volte
anche dall'altare; pure io mi debbo ricordare di qualcosa...
Janko: È bello e mi piace sentire queste cose. Speriamo che se ne
ricordino tutti.
Vicka: Dobbiamo pregare per questa intenzione.
Janko: Davvero; occorre pregare per questo.
COME SI SENTONO I VEGGENTI PRIMA E DOPO
Janko: Più o meno capisco come vi comportate durante le
apparizioni. Ma adesso c'è un'altra cosa che mi interessa sapere.
Vicka: So che ti interessano tante cose! Che cosa vuoi sapere
adesso?
Janko: Mi interessa conoscere come vi sentite immediatamente
prima dell'incontro con la Madonna, proprio quando state entrando nella
stanza delle apparizioni.
Vicka: Ti posso assicurare che anche in quel momento mi sento
proprio bene.
Janko: Anche dopo più di mille incontri?
Vicka: E’ uguale. E’ una cosa che non si può descrivere;
bisognerebbe provarla.
Janko: Ti senti così, anche se sai già in anticipo come e che
cosa succederà?
Vicka: È straordinario! Sembra come se il cielo si aprisse
davanti agli occhi! Quel sorriso, quella tenerezza; quel suo
sussurrare... È meraviglioso e basta.
Janko: Secondo te, gli altri come vivono tutto questo?
Vicka: Mi sembra, più o meno, come me.
Janko: Io non lo direi proprio! Quando vi osservo durante gli
incontri, ed è accaduto anche l'altra sera, vedo qualche volto senza
nessun cambiamento: rimane freddo, senza che si mostri commosso o
raggiante. Non lo so; può darsi che dipenda dal temperamento. Maria mi
ha detto che, anche se sembra più immobile di te, nel suo intimo vive
l'incontro in modo intensissimo. Anche lei dice di sentirsi come in
paradiso, in quel momento.
Vicka: Che vuoi, anche questo è un dono della Madonna! Chi altri
ce lo potrebbe dare?
Janko: Sono d'accordo. Ma come vi sentite quando la Madonna se ne
va, come fate notare ogni volta con un'esclamazione? («Ode», se ne va.)
Vicka: Come se qualcosa mi si staccasse dal cuore. Non lo so
esprimere, ma mi sembra così.
Janko: Veramente me ne sono accorto, alcune sere fa, quando hai
esclamato quel «Se ne va!». Lo hai detto con un sospiro di tristezza.
Vicka: Come fare diversamente! Sarebbe peggio se dovessi pensare
di non poterla vedere l'indomani. Sarebbe veramente doloroso.
Janko: Che puoi farci! Anche questo un giorno capiterà.
Vicka: Avverrà certamente, ma per adesso non ci penso. In seguito
la Madonna ci aiuterà a superare anche questo.
Janko: Lo farà. Hai sentito come ha fatto con Mirjana, dopo che
non le è più apparsa.
Vicka: Ho sentito, ma non voglio parlare più di questo. Dio ci
guiderà come sa lui meglio di noi.
Janko: Dimmi ancora una cosa: come si sentono gli altri al
momento della partenza della Madonna?
Vicka: Non lo so perché non l'ho mai chiesto a nessuno.
Janko: Maria mi ha detto che si sente come te; e anche Ivanka.
Gli altri due sono in ogni caso più duri, meno sentimentali... [Ivan e
Jakov].
Vicka: Va bene. Su questo mi sembra che basti.
SILENZIO RECIPROCO TRA I VEGGENTI
Janko: Vicka, dopo tutte le mie indagini e supposizioni, che
durano da più di trenta mesi e che a volte sono anche noiose, intorno
alle apparizioni di Medjugorje, benché io le abbia estese a tutti voi
veggenti, ci sono tante cose che mi sono rimaste poco chiare e che
probabilmente lo rimarranno per sempre. Tuttavia c'è una cosa che per me
è particolarmente misteriosa. Non riesco in nessun modo a
comprenderla...
Vicka: Provaci adesso!
Janko: Per te questo non rappresenta nessuna novità perché
proprio con te ho tentato più di una volta di capirci qualcosa, ma sono
sempre rimasto al punto di partenza.
Vicka: Va bene. Speriamo che questa volta tu vada un po' più
avanti.
Janko: Per non essere seccante, ecco: non riesco in nessun modo a
capire la chiusura che c'è tra di voi su tutto quello che avviene tra
voi sei e la Madonna.
Vicka: Dipende dagli argomenti. Tu a che cosa ti riferisci?
Janko: Non so da che parte incominciare. Intanto ti dico questo:
è noto a molti, e a me in particolare, che voi veggenti alle volte non
vi sopportate a vicenda. Ma è un fatto che quasi mai appare
esternamente.
Vicka: Che possiamo farci? Siamo anche noi comuni mortali. Anzi,
come dice bene il nostro popolo, siamo «giovani e pazzerelli». Inoltre
tutti ci osservano e alle volte ingrandiscono le incomprensioni che
possono esserci tra di noi. Che cosa ci gioverebbe se sparlassimo o se
ci accusassimo a vicenda? Del resto anche la Madonna ci ha raccomandato
di guardarci l'un l'altro con bontà e di non accusarci a vicenda. Dio
mio, cosa possiamo farci se qualche volta ci sfugge qualcosa? È normale!
Janko: Vicka, lo ritengo normale anch'io. Ma voi, per quanto ne
so io, non vi confidate l'un l'altro quasi mai ciò che avete vissuto
durante l'apparizione, ciò che avete capito e cose simili.
Vicka: È vero che non lo facciamo. Qualche volta ci comunichiamo
qualcosa. Ma ognuno di noi tiene per sé le proprie cose.
Janko: Perché fate così? Ve lo ha forse detto la Madonna?
Vicka: Non mi ricordo se la Madonna ce ne ha mai parlato. La cosa
sta così e basta.
Janko: Dimmi un'altra cosa. Sappiamo, poiché tu me l'hai detto
più volte, che qualche volta la Madonna rimprovera o ammonisce qualcuno
di voi, per un motivo o per un altro. Benché lo sappiate tutti, almeno
in alcuni casi, non ho mai sentito che lo abbiate riferito ad altri.
Vicka: E spero che non lo sentirai mai! Penso che è meglio così
per tutti noi e anche per voi.
Janko: Sono d'accordo, ma m'interessa sapere se voi non sentite
una certa necessità di parlare di tutte queste cose almeno tra di voi,
perciò anche riguardo alle incomprensioni.
Vicka: Per essere sincera, questo bisogno io non lo sento. Ho le
mie esperienze e i miei problemi; mi basta occuparmi di questi. Certo,
se qualcuno mi domanda qualcosa, allora la cosa diventa diversa;
naturalmente gli rispondo, se mi è consentito parlarne.
Janko: Bene, Vicka, continua pure.
Vicka: Beh, desidero ripeterti questo; sicuramente te l'ho già
raccontato, ma te lo dico lo stesso.
Janko: Dillo, per favore!
Vicka: Ti ricordi come la Madonna una volta ha trattenuto il
piccolo Jakov da solo, e ha detto a noi di andarcene. Loro due, la
Madonna e Jakov, sono rimasti insieme da soli per almeno dieci minuti.
Eppure ti ho già detto che il ragazzino non mi ha mai detto neppure una
parola al riguardo; né io da parte mia gli ho mai chiesto nulla. Eppure
sai che noi due abbiamo trascorso da soli tanti giorni e sai che ci
comprendiamo assai bene. Vedi allora come stanno le cose; non ha
importanza se te ne meravigli o no.
Janko: Vicka, ti ho già detto che lo so che le cose stanno così;
ma solo che non capisco questo vostro modo di comportarvi.
Vicka: Credo che la Madonna stessa abbia sistemato le cose in
questo modo, anche senza mai parlarcene. Immagina come dovrebbero
apparire i fatti se ognuno di noi dovesse raccontare agli altri quello
che ha provato. Pensa quanti racconti diversi uscirebbero fuori tra la
gente. Ne inventano già tante! Ne sai quanto me.
Janko: Questa tua risposta è davvero saggia. Perciò su questo
potrebbe anche bastare; perché non è solo questa la cosa che non
comprendo, anche se su questo argomento ci sarebbe ancora molto da
discutere. Per esempio, qui non abbiamo ancora accennato alla vostra
discrezione reciproca, o meglio al silenzio che conservate tra di voi,
riguardo al Segno della Madonna e riguardo ai suoi segreti. Dato che ne
abbiamo già parlato in altra occasione, lasciamo stare questo tasto;
tanto, sono convinto che non andremmo molto al di là di quello che
abbiamo già detto (vedi capitoli 53 e 54].
Vicka: A che cosa ti riferisci?
Janko: A niente. Ho provato, ma non sono mai riuscito ad andare
oltre la mia meraviglia.
Vicka: Va bene. Allora non ti resta altro che meravigliarti
ancora e basta. Comunque puoi farmi altre domande su quello che ti
interessa.
Janko: Vicka, ti ho già detto che non riesco a capire come mai
tra di voi abbiate una discrezione incomprensibile quando si parla del
Segno della Madonna o dei suoi segreti; eppure sono cose di cui con voi
ha parlato diffusamente.
Vicka: Cosa ci trovi di strano in questo?
Janko: Non mi meraviglia il fatto che voi conserviate segrete
queste cose nei nostri riguardi, ma mi meraviglio che non ne parliate
tra di voi. Anzi, ciascuno di voi mi ha confidato che non avete neppure
la più piccola tentazione di parlarne tra voi, sebbene riguardo a questo
non sappiate tutti le cose in uguale misura. Guarda, ad esempio, il caso
di Maria.
Vicka: Quale caso?
Janko: Questo. Per quanto ne so io, lei è la sola a non sapere
quando la Madonna lascerà il suo Segno promesso, ma conosce solo di che
natura è quel Segno. Eppure m'ha detto che non ha mai sentito il
desiderio di domandarlo a qualcuno di voi; e neppure voi sentite il
desiderio di confidarglielo.
Vicka: Secondo me in questo non c'è niente di strano.
Janko: Ma come no? Secondo me, non è strano che tu non parli di
queste cose; ma che non ti venga neppure la voglia di farlo, non lo
capisco.
Vicka: E tu come li conservi i segreti di confessione?
Janko: Scusami, Vicka, ma penso che la cosa sia un po' diversa.
Vicka: Forse è diversa per voi, ma per noi no.
Janko: Va bene. Allora possiamo finire affermando che a te non
viene mai neppure la tentazione di raccontare a qualcuno qualche cosa al
riguardo?
Vicka: No, mai. Come poi sia così, non te lo so spiegare. La
Madonna ci assiste ed è lei che conserva i suoi segreti.
Janko: Fino a quando li conserverà?
Vicka: Fino a che lo vorrà lei. Questo lo vedremo.
Janko: Qualcuno lo vedrà, ma qualcuno no. Intanto io sono rimasto
sempre al punto di partenza...
DIFFICOLTÀ CON LA GENTE
Janko: Vicka, per quanto sappiamo, già nel terzo giorno delle
apparizioni erano presenti con voi alcune centinaia di fedeli e non
fedeli. Il quarto giorno, già alcune migliaia. Hai mai pensato a che
cosa e a chi radunava questo popolo?
Vicka: Sì, ci ho pensato. Abbiamo anche parlato di questo. Io so
una cosa sola: noi non abbiamo invitato nessuno in nessuna maniera.
Janko: Ti credo, ma devi comunque dirmi qualcosa al riguardo.
Vicka: Credo di averti già detto che questo fatto riguardava la
Madonna. Ha contribuito anche tutto quel chiasso che si è sollevato
intorno a noi. Chi altrimenti poteva avvisare quelli di Smederevo,
Negotin... che a Podbrdo succedeva qualche cosa di straordinario?
Janko: Quindi venivano già da così lontano?
Vicka: Di certo. Prima passavano dalle nostre case. Era gente
stanca, povera e affamata. Dovevi occuparti di loro. Come potevi non
farlo?
Janko: Mi ricordo che è stato molto faticoso!
Vicka: Certo che lo era! La cosa più difficile era trovare dove
farli pernottare. Grazie a Dio eravamo in estate e poi all'inizio
dell'autunno; perciò ci si è arrangiati.
Janko: Il popolo, per quanto io sappia, era molto ordinato e si
comportava verso di voi con molto rispetto.
Vicka: Questo è vero. Però nessuno può immaginare quali
difficoltà abbiamo avuto con la gente.
Janko: Di che genere?
Vicka: Caro padre, immagina solo questo: già dopo il quarto
giorno venivano a migliaia a Podbrdo fin dal mezzogiorno e anche prima.
Si arrostivano al sole e tra i cespugli di spine; senza cibo, senz'acqua
e con tante altre difficoltà.
Janko: Immagino che avranno portato qualcosa con sé.
Vicka: Certo che lo portavano. Ma che cosa può significare una
bottiglia d'acqua?
Janko: Probabilmente saranno andati in paese per chiedere
qualcosa a voi.
Vicka: Certamente. Soprattutto alla fine delle apparizioni. Tutti
andavano giù da noi: chiedevano acqua, pane, e qualunque altra cosa.
Janko: E voi? Come potevate accontentare tutta quella massa di
gente?
Vicka: Si distribuiva fin che ce n'era. Presto però venne a
mancare l'acqua anche per noi. Conosco un uomo, e lo conosci anche tu,
che ha distribuito tutto: non solo l'acqua, ma anche il vino, la grappa,
finché ne aveva. Ha comprato 7-8 cisterne d'acqua e l'ha distribuita
alla gente.
Janko: Bene; almeno così ha avuto l'occasione di vendere bene
vino e grappa.
Vicka: Macché vendere! Non ha voluto da nessuno neanche un soldo.
Janko: Questo è veramente bello. Dio e la Madonna lo premieranno
abbondantemente. E chi è stato?
Vicka: Tu lo conosci. Si tratta dell'uomo che hanno perseguitato
tanto per causa nostra e della Madonna. Perciò la Madonna, in
un'occasione, lo ha benedetto in un modo speciale e lo ha anche baciato.
Janko: Come è successo?
Vicka: È successo nell'autunno del 1981. Noi avevamo il nostro
incontro ordinario con la Madonna proprio nella nostra casa. Quella
volta la Madonna ci ha parlato tanto di Fra’ Jozo [il parroco che era
stato arrestato]. Poi ci ha detto di chiamare quell'uomo. Lui stava
presso il distillatore; si distillava la grappa. Gli abbiamo detto:
vieni, la Madonna ti chiama! Lui è corso subito e noi gli abbiamo
riferito quello che la Madonna ci aveva detto: che pochi uomini erano
come lui e che gli dava la sua speciale benedizione. In quell'occasione
gli ha anche dato un bacio.
Janko: Lo so, lo so. Si tratta del vostro Marinko.
Vicka: Sì, sì. Proprio Marinko.
Janko: Una volta ho parlato con lui di questo. Mi ha raccontato
tutto con precisione, come mi hai detto tu. Gli ho chiesto anche se ha
sentito il bacio della Madonna.
Vicka: Che cosa ti ha risposto?
Janko: Dice di non aver sentito il bacio, ma che in quel momento
ha sentito come una corrente elettrica, e che mai nella vita lo
dimenticherà. Basta, Vicka, di questo. Ci siamo allontanati dal nostro
tema, perciò riprendiamo il nostro discorso sulla gente.
Vicka: Va bene, se no non finiremo mai.
Janko: Accetta questo come un sacrificio da fare per me; così ti
sarà più facile.
Vicka: D'accordo così. Adesso andiamo avanti.
Janko: Dimmi: a che ora la gente se ne andava via?
Vicka: A seconda. Alcuni rimanevano anche due o tre giorni. Il
peggio era che a noi veggenti non davano pace. Ognuno voleva parlare con
noi. Chi chiedeva una cosa, chi un'altra. Chi avrebbe potuto rispondere
a tutti, benché noi lo avessimo desiderato?
Janko: E come avete fatto?
Vicka: Mi è venuta in mente un'idea: sono salita sul balcone. Ho
la voce forte e da lì parlavo al popolo.
Janko: Come un vero oratore!
Vicka: Davvero. Le strade erano piene e così anche i cortili.
Come si poteva fare altrimenti?
Janko: E cosa dicevi al popolo?
Vicka: Dicevo ciò che sapevo, ciò che mi veniva in mente e che a
loro interessava.
Janko: Parlavi delle apparizioni o di altro?
Vicka: Certo! Di che cosa d'altro? Ho detto come sono iniziate le
apparizioni, che aspetto ha la Madonna, quali messaggi annuncia, e così
via.
Janko: La gente ti ascoltava?
Vicka: Ascoltavano; poi chiedevano chi una cosa e chi un'altra.
Janko: E tu rispondevi?
Vicka: Certo! Rispondevo ciò che sapevo, ciò che mi ricordavo in
quel momento. Anch'io non è poi che sapessi tante cose.
Janko: E gli altri veggenti? Parlavano pure loro e rispondevano
alle domande?
Vicka: Si. Ma ero soprattutto io; loro lasciavano a me le
risposte. Io non avevo paura: rispondevo ciò che sapevo, e quando non
sapevo, tacevo.
Janko: Così la gente si accontentava e se ne andava?
Vicka: È chiaro; dove andavano, se no? Solo che questi incontri
si protraevano anche fin dopo la mezzanotte.
Janko: Per quanto tempo sono durati incontri così?
Vicka: Circa due o tre mesi, forse anche di più. Benché non tutti
i giorni. Più tardi, verso l'autunno, capitava più frequentemente di
sabato e di domenica.
Janko: Vicka, vedo da tutto questo che non era facile per voi. È
un vero miracolo che siate riusciti a resistere.
Vicka: Caro padre, anche adesso è così! Anche durante
quest'ultima estate non ho potuto avere un pò di pace in nessun giorno.
Spesse volte non si ha il tempo neanche di mangiare; immagina per le
altre cose.
Janko: Comunque avete resistito.
Vicka: Si vede di si. Ma lo dobbiamo alla Madonna.
Janko: Perché lo pensi?
Vicka: Lei ci ha aiutato in maniera particolare. Altrimenti non
ce l'avremmo fatta.
Janko: Vicka, è proprio così. Anch'io la ringrazio da parte mia.
Vicka: Ringraziala anche per me.
I VEGGENTI E LE AUTORITÀ CIVILI ED ECCLESIASTICHE
Janko: Vicka, mi hai già detto all'inizio che nessuno vi capiva;
bisogna riconoscere che non era neppure tanto facile. È del tutto
naturale che nella vostra vita abbiano interferito le autorità, sia
civili che ecclesiastiche. Possiamo adesso dirne qualcosa?
Vicka: Possiamo, se dobbiamo farlo. Veramente non saprei che cosa
dirti adesso su questo, anche perché ne abbiamo già parlato.
Janko: Tuttavia diciamo ancora qualcosa perché risulti tutto più
chiaro.
Vicka: Tu l'hai già ricordato: nessuno ci comprendeva. Per questo
ci hanno tormentato gli uni e gli altri.
Janko: Va bene. Mi è chiaro che le autorità civili non potevano
neppure capirvi e addirittura volevano, in qualsiasi maniera, soffocare
tutto. Sappiamo anche in che modo hanno tentato di farlo. Piuttosto: le
autorità ecclesiastiche, che atteggiamento hanno preso nei vostri
riguardi?
Vicka: Anche loro ci hanno tormentato parecchio.
Janko: Chi lo ha fatto?
Vicka: Il parroco, Fra Jozo. E anche gli altri sacerdoti. Ci
interrogavano in continuazione, dubitavano di noi, ci tormentavano. Io
in questo momento non direi altro.
Janko: Ho sentito che anche il nostro Vescovo una volta vi ha
interrogati, all'inizio.
Vicka: Sì, sì. È stato poco prima della festa di S. Giacomo.
Allora da noi si è fatta la Cresima. Per questo motivo lui è venuto in
parrocchia.
Janko: Bene. Che cosa c'entravate voi con la Cresima?
Vicka: In quell'occasione, verso il pomeriggio, ci ha fatti
chiamare nella canonica. Ci ha interrogati ad uno ad uno.
Janko: Che cosa vi ha chiesto?
Vicka: Per prima cosa ci ha fatto giurare che avremmo detto solo
la verità. Poi ci ha interrogato.
Janko: Che cosa vi ha domandato?
Vicka: Questo: se abbiamo visto la Madonna, come è accaduto, che
cosa ci ha detto, e così via.
Janko: Non so, ma mi pare che proprio in quella occasione è sorto
un malinteso tra il Vescovo da una parte e Maria e Ivanka dall'altra.
Vicka: Si, qualcosa del genere. Loro due, per la paura del
giuramento, hanno detto anche di aver fumato da quelle parti.
Janko: Hanno veramente fumato?
Vicka: Certamente, se lo hanno affermato. Ma si tratta di un
fumare per scherzo. Sicuramente però non sono andate là per fumare.
Potevano farlo anche a casa! Il Vescovo ha detto che mentivano perché
non l'hanno dichiarato subito.
Janko: Ma loro sono andate fuori dal paese proprio per questo
motivo?
Vicka: Macché! Già dal mattino ci eravamo messe d'accordo che
saremmo uscite per fare una passeggiata nel pomeriggio. Ti ho spiegato
come loro sono andate avanti senza di me e come io le raggiunsi più
tardi.
Janko: Va bene. Hai fumato anche tu?
Vicka: Adesso incominci anche tu. No, non ho fumato. E poi, che
male ci sarebbe stato anche se lo avessi fatto? Pure il Vescovo cercava
di intrappolarmi, ma io ho detto di no. Come potevo dire di sì se non
l'avevo fatto?
Janko: Basta con questo. Piuttosto dimmi se il Vescovo ha scritto
le vostre risposte.
Vicka: No. Perché doveva scriverle, dal momento che registrava
tutto?
Janko: Bene. Ha cercato di convincervi che non c'era niente di
vero o vi ha detto qualcosa del genere?
Vicka: No. Egli allora era diverso da come è adesso. Ci diceva di
essere buoni, di pregare la Madonna e cose simili.
Janko: Come vi siete lasciati?
Vicka: Bene, amichevolmente. Tutto è andato bene.
Janko: Allora questo vi ha reso probabilmente contenti?
Vicka: Certo! Si capisce!
Janko: Allora sono arrivati più tardi alcuni malintesi tra il
Vescovo e voi?
Vicka: Sì, ma non è colpa nostra se le cose si sono venute a
sapere. Se ti ricordi, proprio tu mi hai interrogato a questo riguardo.
Dillo tu adesso che cosa ti dissi.
Janko: Mi ricordo. Io ti ho pregato di chiarirmi un po' tale
malinteso e tu mi hai detto, se non ti burlavi di me, che non potevi
dirmi nulla al riguardo, finché non ne avessi chiesto il permesso alla
Madonna. Io ti dissi di chiedere pure il permesso per poi chiarirmi le
cose.
Vicka: E io?
Janko: Non so se tu hai mai domandato qualcosa al riguardo alla
Madonna, ma so che a me di questo non hai detto nulla.
Vicka: Va bene. Allora dimentichiamolo.
Janko: D'accordo; in questo momento non m'interessa più. Credo
che verrà il tempo in cui sarà tutto più chiaro.
Vicka: Lo spero anch'io.
Janko: Rimaniamo con tale speranza e preghiamo a questo scopo.
I
TORMENTI DA PARTE DEI GIORNALISTI E DELLA TELEVISIONE
Janko: Vicka, sappiamo che nei primi giorni e mesi la stampa
cristiana e non cristiana ha scritto tante e tante cose di voi e delle
apparizioni della Madonna. Non vorrei parlare molto di questo; dimmi
solo una cosa, se te la ricordi.
Vicka: Che cosa?
Janko: Dimmi se tu hai concesso un'intervista o dichiarazioni per
qualche giornale.
Vicka: Sì, l'ho fatto.
Janko: Ti ricordi per quale giornale è stato?
Vicka: Vuoi sapere il titolo del giornale?
Janko: Sì, proprio questo.
Vicka: Il giornale si chiamava «Reporter».
Janko: Ti ricordi forse del giornalista che ti ha intervistata?
Vicka: Non mi ricordo. Non conoscevo neanche allora il suo nome.
Janko: Ma lui ha veramente parlato con te?
Vicka: Certo, e come!
Janko: Dove si è svolta l'intervista?
Vicka: Nella canonica.
Janko: Per quanto tempo avete parlato?
Vicka: Per parecchio tempo; credo per più di un'ora.
Janko: Tu allora eri sola con lui?
Vicka: No, non ero sola. Con noi c'era anche Fra’ Slavko e anche
loro giornalisti erano in due. Eravamo due noi e due loro.
Janko: C'era qualcun altro ancora?
Vicka: Non mi ricordo; credo di no.
Janko: Va bene. Che cosa ti hanno chiesto?
Vicka: Di tutto. Tu conosci come sono i giornalisti. Volevano
sapere: cosa è successo, come è successo...
Janko: Ti hanno detto che l'intervista era per il giornale?
Vicka: Sì, mi hanno detto che era per il giornale, ma non mi
hanno detto che si trattava di «Reporter».
Janko: In realtà che cosa hai detto loro?
Vicka: Tutto quello che mi hanno domandato, se sapevo rispondere.
Dopo avrei preferito non averlo fatto, però l'ho fatto.
Janko: Tu hai visto mai quel giornale?
Vicka: Sì.
Janko: Lo hai pure letto?
Vicka: Sì, anche questo.
Janko: Lo hai anche conservato?
Vicka: Macché, perché avrei dovuto conservarlo? Si tratta di un
giornale non buono.
Janko: Sai dirmi se il giornalista ha riportato fedelmente le tue
risposte?
Vicka: Sì, abbastanza fedelmente.
Janko: Va bene, Vicka. Anche la televisione vi ha trasmesso, per
quello che mi ricordo io.
Vicka: Sì, una volta, per un po' il piccolo Jakov.
Janko: E voi altre?
Vicka: Noi no, non l'abbiamo permesso.
Janko: Vi mettevano forse alla prova?
Vicka: Si, di certo. Una volta era venuta un'intera équipe da
Sarajevo per riprenderci per la televisione. E come è andata?
Vicka: Non l'abbiamo permesso. Ci siamo nascoste nella casa del
piccolo Jakov e non volevamo uscire.
Janko: Vi hanno chiamato? Senz'altro. Giravano intorno alla casa.
Ci chiedevano di affacciarci almeno alla finestra, ma inutilmente.
Janko: Ti ricordi chi era a capo dell'équipe? Una certa Dubrovka.
Lei ci girava intorno e ha tentato più degli altri.
Janko: E alla fine?
Vicka: Alla fine, nulla. Quando hanno visto che non ottenevano
niente se ne sono tornati a casa loro.
Janko: Hanno poi riprovato?
Vicka: Credo che si siano stancati. Non mi risulta che siano
tornati più.
Janko: È il meglio che hanno potuto fare.
ESPERIENZE NOTTURNE A PODBRDO
Janko: Vicka, si raccontava che voi all'inizio, e anche più
tardi, andavate spesso di notte a Podbrdo, al luogo delle prime
apparizioni della Madonna.
Vicka: Sì, sì. È la verità.
Janko: Bene. Mi interessa in modo particolare una di queste
vostre uscite notturne, all'incirca una ventina di giorni dopo la prima
apparizione. Te ne ricordi?
Vicka: Forse ti riferisci a quella volta in cui ci è apparsa
quella sfera luminosa?
Janko: Si, proprio a quella volta.
Vicka: Me ne ricordo, eccome! Non lo dimenticherò mai.
Janko: Dimmi qualcosa di questo. Chi era presente? Che cosa vi
attirava ad andarci? A che ora andavate? E altro.
Vicka: E successo dopo le dieci, forse alle undici, non ricordo
con esattezza. Eravamo in tanti; forse una quarantina.
Janko: Di voi veggenti, chi era presente?
Vicka: Neanche di questo mi ricordo bene. Ricordo con sicurezza
che c'eravamo Ivan, Maria ed io.
Janko: E perché siete andati là così tardi?
Vicka: Ce l'ha detto la Madonna di andare là a quell'ora. Noi
l'abbiamo detto ai nostri vicini di casa e così siamo andati. Molti
andavamo su scalzi.
Janko: E cosa è successo quando siete arrivati su?
Vicka: Abbiamo incominciato a pregare.
Janko: Aspettavate l'apparizione della Madonna?
Vicka: Ma certamente! Sapevamo che sarebbe venuta. Per che altro
motivo ci avrebbe chiamati? Prima però è accaduto un fatto insolito.
Janko: Proprio questo, Vicka; è questo che mi interessa.
Vicka: Quando abbiamo iniziato la preghiera pareva che il cielo
si aprisse. Vi fu una luce molto forte che scendeva verso di noi
lentamente, a forma di una sfera.
Janko: Era luminosa?
Vicka: Sì, luminosa, di una luce un po' giallastra.
Janko: E poi?
Vicka: La sfera scendeva lentamente e noi abbiamo pregato con
emozione. Era veramente una cosa straordinaria.
Janko: Forse avevate anche paura?
Vicka: Non eravamo indifferenti. Però la sfera è scesa molto in
fretta e non c'è stato molto tempo per pensarci. E poi è esplosa sopra
la terra. In quel momento dalla sfera sono uscite migliaia e migliaia di
piccole stelle. Qualcuno dice di aver visto anche una croce luminosa; io
adesso non me ne ricordo.
Janko: E chi ha visto, per esempio, quella sfera?
Vicka: Per quanto io sappia, l'hanno vista tutti quelli che erano
presenti. Si diceva che l'avevano anche vista alcuni dell'altro paese:
quelli di Vasilj, di Cilici... Alcuni, particolarmente i bambini, si
erano molto spaventati; noi cercavamo di calmarli. Li calmavamo dicendo
che la Madonna stava in mezzo a noi e che adesso avremmo pregato.
Janko: Avete incominciato a pregare?
Vicka: Sì, certamente. Ci siamo tutti inginocchiati su quel
terreno sassoso e abbiamo incominciato a pregare. Non abbiamo mai
pregato così bene. Si pregava e si piangeva nello stesso tempo.
Janko: Quanto tempo è durato?
Vicka: Non saprei con precisione. Per me è passato come se fosse
stato un attimo. Dicono invece che è durato una quarantina di minuti.
Janko: E poi?
Vicka: Noi abbiamo detto che la Madonna li stava guardando tutti
e che ha detto che chi voleva poteva anche toccarla.
Janko: Allora l'hanno toccata?
Vicka: Qualcuno si, qualcuno no. Tutti si sono precipitati in un
momento nel luogo dove pensavano che fosse la Madonna. Qualcuno le
pestava il velo, qualcuno il vestito. Dopo la Madonna se n'è andata.
Janko: E voi?
Vicka: Anche noi ci siamo alzati. Abbiamo cantato un po', abbiamo
anche chiacchierato e poi, piano piano, ci siamo incamminati verso casa.
A casa siamo arrivati verso l'una di notte. Ci siamo calmati e siamo
andati a dormire.
Janko: Voi, Vicka, avete vissuto veramente delle cose
meravigliose.
Vicka: Nessuno sa tutto quello che abbiamo vissuto; soltanto Dio
e la Madonna. Perché anche noi abbiamo dimenticato parecchie cose. Tanti
giorni, tante esperienze... Ecco, se tu non me l'avessi chiesto, io non
mi sarei ricordata neanche di questo. Eppure vedi com'è stato
meraviglioso.
Janko: Così purtroppo noi tralasceremo parecchi fatti nel nostro
dialogo.
Vicka: Senz'altro, senz'altro.
Janko: Ricordare questo, però, ci ha fatto bene a tutti e due.
PELLEGRINAGGI NOTTURNI
Janko: Sappiamo che un po' prima della festa del 15 agosto [1981]
è stato proibito di andare a Podbrdo. Qualcuno ci andava lo stesso?
Vicka: Per un certo tempo ci siamo andati tutte le sere.
Janko: Perché?
Vicka: Qualcosa ci attirava, non si poteva resistere. Noi ci
riunivamo nel vicinato. Si parlava, si scherzava, e si cantava. Ad un
tratto ci veniva in mente: «Andiamo su?», e subito si partiva.
Janko: In quanti andavate di solito?
Vicka: A seconda. Da una decina a una cinquantina di persone.
Janko: Non avevate paura delle sentinelle?
Vicka: Macché paura!
Janko: Vi hanno preso qualche volta?
Vicka: Mai. Passava da quelle parti anche la polizia, ma non ci
hanno preso.
Janko: Come mai?
Vicka: Non saprei. So che non ci hanno preso e basta.
Janko: Va bene. Che cosa facevate lassù?
Vicka: Pregavamo come sempre, solo un po' più piano; non osavamo
cantare.
Janko: Pregavate da soli, senza la Madonna?
Vicka: Ma come senza la Madonna! La Madonna veniva sempre,
soprattutto all'inizio. Arrivava appena incominciavamo a pregare. Poche
volte mancava.
Janko: E quanto tempo rimaneva con voi?
Vicka: A seconda. Delle volte anche più di dieci minuti.
Janko: Era contenta o scontenta?
Vicka: Era molto contenta. Più ancora che durante il giorno. È
una cosa che non si può descrivere.
Janko: Andavano ogni volta alcuni di voi veggenti?
Vicka: Quasi sempre; non so se proprio sempre. Forse qualche
volta sono andati anche senza di noi.
Janko: In queste occasioni, c'era qualcuno, oltre voi veggenti,
che vedesse qualcosa?
Vicka: Si, qualche volta. Tu conosci già l'episodio della sfera.
Qualcuno racconta che, mentre la Madonna veniva oppure mentre partiva,
si vedeva una luce e qualcosa come una stella... Non posso dirti con
precisione perché non sono cose che ho visto.
Janko: Quando, di solito, tornavate a casa?
Vicka: Come capitava. Dopo la mezzanotte.
Janko: Vicka, tu mi hai scritto, una volta che io ero malato, che
il 31 dicembre 1982, quindi alla vigilia dell'anno nuovo, tu, Maria e
alcuni altri siete andati scalzi a Podbrdo.
Vicka: Non te l'ho soltanto scritto. Io e Maria siamo veramente
andate scalze; gli altri no. Il terreno era già ghiacciato.
Janko: E perché andare scalze in pieno inverno?
Vicka: Abbiamo regalato qualcosa alla Madonna. Lo sa solo lei.
Janko: Forse anche questo è stato causa dei disturbi alle gambe
che dopo avevi?
Vicka: Non importa. Anche se fosse, non mi dispiace.
Janko: Nessuno vi conosce bene e vi capisce a fondo.
Vicka: Non ha importanza.
Janko: Hai ragione. Adesso c'è qualcuno che va di notte a Podbrdo?
Vicka: Sì, ci siamo andate fino a due o tre mesi fa. Ora solo
qualche volta. Adesso ci andiamo di giorno, prima di andare in chiesa,
almeno al mercoledì. Qualche volta anche in altri giorni.
Janko: E perché proprio di mercoledì?
Vicka: Perché allora preghiamo lassù per un'intenzione
particolare.
Janko: Posso sapere qual è questa intenzione?
Vicka:Abbi pazienza, per ora. Non devi sapere proprio tutto. Lo
tornati dalla chiesa: ci riposiamo un poco e poi andiamo su [Pregano
saprai a suo tempo. Delle volte ci andiamo subito dopo essere per il
Vescovo - vedi cap. 61].
Janko: Adesso che cosa fate quando arrivate lassù?
Vicka: Ho già detto che preghiamo, cantiamo, parliamo un po' e
poi torniamo a casa.
Janko: E la Madonna?
Vicka: La Madonna adesso non viene più. Prima veniva, ma ora non
viene più là. [In realtà la Madonna è ancora apparsa alcune volte, dopo
il luglio 1983, a Ivan e Maria, che si recavano a Podbrdo di sera tardi,
con un gruppo di preghiera].
Janko: Quanto tempo ci rimanete?
Vicka: A seconda. Però ci rimaniamo almeno un'ora.
Janko: Bene, Vicka. Molte cose mi sono divenute più chiare.
Intanto andiamo avanti.
DIVIETO DI ANDARE A PODBRDO
Janko: Vicka, come già sappiamo, verso la metà di agosto, e
precisamente il 12 agosto 1981, è stato proibito di andare a Podbrdo
dove appariva la Madonna. Sicuramente te lo ricordi.
Vicka: Certo che me lo ricordo!
Janko: Va bene, questo è facile da ricordare. Ma ti ricordi chi
ha comunicato questa proibizione?
Vicka: Non me lo ricordo esattamente. Qualcuno ce l'ha
comunicato. Ma chi è stato non me lo ricordo davvero.
Janko: Va bene. E che effetto ha avuto su dite?
Vicka: Mi sentivo molto abbattuta, anche se non sapevo che cosa
significasse tale proibizione e come sarebbe andata a finire. Ho visto
le sentinelle da tutte le parti. Che cosa si poteva fare?
Janko: Chi faceva da sentinella?
Vicka: La polizia. Quella di Ciitluk, di Mostar e altrove.
C'erano anche degli uomini del nostro paese.
Janko: Di giorno o di notte?
Vicka: Di giorno e di notte: sempre!
Janko: Ti ricordi dove si trovavano le sentinelle?
Vicka: Non lo so. Dicevano che c'erano undici o dodici posti
diversi.
Janko: Bene, Vicka. E chi assegnava i posti alle sentinelle?
Vicka: Non saprei. Credo quelli di Ciitluk; chi altro? A che cosa
ti serve questo?
Janko: Hai ragione, non mi serve. Ma poiché parliamo di tutto...
Quel giorno [12 agosto] vi siete incontrati con la Madonna?
Vicka: Padre, io ti ho detto che alle volte corri troppo. Chi ti
dice che non ci siamo incontrati con la Madonna?
Janko: Non so dove e quando potevate incontrarla.
Vicka: La Madonna è più sapiente degli uomini. Noi ci siamo
incontrati, alla solita ora, dietro una casa e abbiamo incominciato a
pregare. Non sapevamo se la Madonna sarebbe venuta, ma è venuta subito.
Era molto contenta; ha pregato con noi, ci ha incoraggiato e salutato;
poi se n'è andata.
Janko: Veramente interessante. Intanto le sentinelle sono rimaste
molto a lungo?
Vicka: Certo; credo cinque o sei mesi. Solo che più tardi
facevano da sentinella soltanto gli uomini del paese. Da soli si
preparavano da mangiare e si assegnavano i posti. Dicono che venivano
anche pagati, ma io non lo so.
Janko: Quando è finito tutto questo?
Vicka: Hanno visto che non serviva a niente.. Il popolo ha avuto
molta pazienza, non si è lasciato demoralizzare.
Janko: Va bene il popolo. Ma voi veggenti, come vi siete
comportati?
Vicka: Ci siamo trovati meglio di prima.
Janko: Come mai?
Vicka: E molto semplice. Noi ci radunavamo, alla nostra ora, da
qualche parte e la Madonna ci appariva come prima. Anzi, più contenta di
prima, quando ci appariva sul colle. Si intratteneva più a lungo con
noi. Pregava, cantava e ci incoraggiava. Era presente poca gente; c'era
meno chiasso. Che si poteva desiderare di meglio?
Janko: La Madonna vi ha detto che avrebbe continuato a venire?
Vicka: Non diceva niente, ma noi lo sapevamo. La Madonna è la
Madonna: nessuno la sa più lunga di lei.
Janko: È proprio vero: la Madonna è la Madonna!