PROVE DI
SCORAGGIAMENTO
Janko: Vicka, da tutto quello che so, non posso fare a meno di pensare
che qualche volta, o in gruppo o individualmente, siate stati colti da
scoraggiamento. Cosa rispondi a questo?
Vicka: Che cos'è lo scoraggiamento?
Janko: È lo stato d'animo che si ha quando incominciamo a perdere la
fiducia in noi stessi e in quello che stiamo facendo.
Vicka: Ci capisco poco.
Janko: Ti chiederò qualcosa in particolare e tu, se vuoi, mi rispondi.
Vicka: Va bene così.
Janko: Tutti conosciamo le sofferenze e i guai che avete sperimentato
all'inizio, sia singolarmente sia in gruppo, riguardo a quello che vi
succedeva. Ti domando adesso: voi vi siete confusi, o tu ti sei confusa
tanto da aver desiderato che non fosse successo niente?
Vicka: No, no. Questo mai!
Janko: Proprio mai?
Vicka: Mai. A me la Madonna è stata sempre vicina; l'avevo nel cuore e
sapevo che lei avrebbe vinto. lo non pensavo assolutamente alle
difficoltà, durante le apparizioni; anzi, non posso pensare a
nient'altro.
Janko: Va bene, durante le apparizioni. Ma dopo?
Vicka: Neanche dopo. Qualche volta mi veniva in mente che mi avrebbero
anche potuta imprigionare. Ma la Madonna mi dava una ferma fede che
anche là sarebbe stata con me. E chi mi potrebbe fare qualcosa?
Janko: Io ho sentito da una tua compagna che a lei venivano dei momenti
in cui avrebbe preferito di non essere mai stata coinvolta in questi
fatti. In verità, mi diceva però subito: «Quando arrivava il momento
dell'incontro con la Madonna, non c'era forza che mi avrebbe potuto
fermare perché non andassi all'incontro con lei».
Vicka: Può darsi. Io parlavo solo per me; so comunque di chi stai
parlando. Che vuoi, tante teste e tanti pareri. Lei poverina ha sofferto
tanto; più di tutti.
Janko: Quindi tu dici che non vi siete scoraggiati.
Vicka: No, ogni giorno eravamo più fermi e più coraggiosi.
Janko: Bene, ti devo credere.
Vicka: Perché no? Se hai qualche cosa da dire, dilla e non aver paura.
Janko: Non ho paura di niente. Sono contento che sia andata così. Però,
Vicka, io sapevo che voi già dal primo incontro fino ad ora avete avuto
dei momenti penosi e difficili. Ti ricordi qualcuno di questi momenti?
Vicka: Ce ne sono stati tanti; non è possibile elencarli. Puoi
immaginartelo; del resto ti ho già parlato di questo. Ci chiamava ora
l'uno ora l'altro. Ci hanno deriso, ci hanno minacciato. Che vuoi che ti
dica? Era terribile e basta. Se la Madonna non ci avesse incoraggiato,
non so che fine avremmo fatto. Grazie a Dio e alla Madonna abbiamo
sopportato tutto.
Janko: Ti puoi ricordare di un momento particolarmente difficile?
Vicka: Non saprei da che parte incominciare; non mi viene in mente
nulla. Del resto abbiamo già parlato di molte cose.
Janko: Vuoi che te lo suggerisca io?
Vicka: Fallo.
Janko: Ecco. Io penso che uno di questi momenti molto difficili sia
stato quando avete sentito che era stato incarcerato il vostro parroco,
Fra’ Jozo.
Vicka: Fra’ Jozo! Forse ti meraviglierà, ma ti posso dire che io non ero
per niente preoccupata.
Janko: E come mai?
Vicka: Non lo so; mi dispiaceva, ma tutto qui. Neanche la Madonna era
triste. Lei ci ha consolato subito e ci ha detto che non dovevamo
preoccuparci per Fra’ Jozo perché lui avrebbe sopportato tutto.
Janko: Questo non mi è chiaro.
Vicka: Non è chiaro neanche a me, ma è stato così. In casa mia tutti
piangevano; anche i vicini. Ma io, niente. Forse è tutta “colpa” della
Madonna.
Janko: Che cosa vuoi dire con questo?
Vicka: Ci ha detto subito, la sera stessa, di non aver paura per Fra’
Jozo. Lui avrebbe sopportato tutto per la gloria di Dio. Anch'io pensavo
che tutto sarebbe finito bene. L'hanno imprigionato; ma che cos'è? Non
era il solo. Anche altri stanno in prigione. E poi passa tutto.
Janko: Bene così. Forse vi erano anche altri motivi?
Vicka: A che cosa ti riferisci?
Janko: Io ho sentito che quella sera la Madonna ha interrotto la
preghiera in chiesa e vi ha chiamato nella stanzetta dove vi incontrate
adesso.
Vicka: Sì, sì. Una volta te l'ho già raccontato, mentre ora non mi
veniva in mente. Abbiamo di colpo interrotto la preghiera e siamo andati
là. Lei già ci stava aspettando.
Janko: E allora?
Vicka: Prima ci ha incoraggiato e ci ha detto di dire al popolo di non
aver paura, di essere gioiosi. Lei avrebbe protetto Fra’ Jozo.
Janko: E poi?
Vicka: Noi siamo usciti e l'abbiamo detto al popolo, attraverso gli
altoparlanti.
Janko: Chi ha parlato?
Vicka: Ha parlato il piccolo Jakov; lui è stato il più coraggioso.
Janko: Che cosa ha detto?
Vicka: Quello che t'ho appena detto. Di essere coraggiosi, di non
preoccuparci per Fra’ Jozo perché lei lo avrebbe protetto.
Janko: E il popolo?
Vicka: Il popolo ha accolto questo messaggio con un lunghissimo
applauso. Abbiamo continuato a pregare, a cantare e così ci siamo
lasciati.
Janko: Bene, Vicka. Come mai non me lo hai detto subito?
Vicka: Caro padre mio, la mia testa è piccolina e non ho solo questo
pensiero in mente.
Janko: Bene se è così. Non vi erano altri motivi?
Vicka: Quali, ad esempio?
Janko: Forse tu non andavi d'accordo con Fra’ Jozo...
Vicka: Neanche per sogno! Non potevo piangere e nient'altro. Tutto qui.
Janko: E gli altri veggenti?
Vicka: Non lo so. Alcuni sicuramente si sono comportati come me.
Janko: Forse a Fra’ Jozo dispiacerà se lo verrà a sapere.
Vicka: Che ci posso fare? Io dopo pregavo ogni giorno per lui, che Dio
gli fosse vicino e lo aiutasse. Che altro potevo fare? Delle volte anche
la Madonna pregava con noi per questa intenzione. Alcune volte anche ce
lo ha fatto vedere. Ed ecco, grazie a Dio, tutto è finito bene. [Infatti
gli fu diminuita la pena di sei mesi].
Janko: Veramente grazie a Dio e alla Madonna. Ti ricordi forse qualche
altro momento difficile?
Vicka: Ne abbiamo parlato abbastanza, potrebbe anche bastare.
L'importante è che non mi ha mai preso quella cosa che tu chiami
scoraggiamento. Il resto è meglio dimenticarlo.
Janko: Bene, Vicka. Forse è meglio così.
LA MADONNA E I VEGGENTI IN LOTTA CON SATANA
Janko: Vicka, sappiamo già che tutti dobbiamo lottare contro Satana per
poter servire Dio e per salvare le nostre anime. Questo ce lo testimonia
anche Gesù Cristo, la Sacra Bibbia e la vita dal primo uomo ad oggi.
Vicka: D'accordo, è così. Ma cosa vuoi sapere adesso?
Janko: Vorrei sapere qualcosa al riguardo; soprattutto mi interessa
sapere se la Madonna vi ha detto qualcosa su questa lotta.
Vicka: Sicuro; tante volte. In modo speciale ne ha parlato con Mirjana.
Janko: Che cosa le ha detto?
Vicka: Questo tu lo sai di certo, soprattutto dalla registrazione del
dialogo con Fra’ Tomislav. E anche a noi ne ha parlato abbastanza.
Janko: Racconta qualcosa di quello che vi ha detto.
Vicka: La Madonna o Mirjana?
Janko: Per adesso Mirjana; e dopo la Madonna.
Vicka: Ci ha raccontato come le è apparso il diavolo e come l'ha tentata
promettendole tante cose purché rinnegasse Dio e la Madonna: che sarà
bella e felice e tante altre cose.
Janko: Vicka, queste cose le so. Mirjana ci ha pure confidato come si
può vincere il diavolo, secondo «la ricetta» della Madonna.
Vicka: Che cosa ha detto? Adesso raccontalo tu.
Janko: Ha detto che bisogna essere fermi, credere con fermezza e non
cedere neppure un po'; aspergersi con l'acqua santa e così via. Non
vorrei annoiarti con questo, ma una cosa mi ha colpito.
Vicka: Che cosa?
Janko: Come la Madonna consigli di aspergersi con l'acqua benedetta
mentre, nel nostro tempo, di questo ci siamo dimenticati completamente.
Vicka: Qualcuno si è dimenticato, ma altri no.
Janko: Io parlo in generale. Ce ne siamo dimenticati anche noi
sacerdoti. Prima si benediceva il popolo con l'acqua santa, per esempio,
sia all'inizio che alla fine della messa. Adesso, per quanto ne so io,
non lo fa più nessuno. Ma lasciamo questo. Mirjana ha detto che se noi
seguitiamo così, Satana rimarrà a mani vuote, come si suol dire. Questo
sta bene. Adesso mi devi dire che cosa ha detto a voi la Madonna al
riguardo.
Vicka: Sai che cosa ha detto a Maria all'inizio.
Janko: Cosa le ha detto?
Vicka: Quando le apparve in casa e le disse di invitare noi dopo cena,
sull'aia.
Janko: L'episodio lo so. Ma che cosa le ha detto la Madonna?
Vicka: Ti ricordi che la Madonna le ha detto allora come suo Figlio
combatte per le nostre anime, ma nello stesso tempo anche Satana cerca
di afferrare qualcuno per sé. Quindi lotta anche lui. Tende insidie
intorno a noi, cercando di ingannarci.
Janko: Ha detto ancora qualcos'altro?
Vicka: Le ha detto inoltre come Satana cerca di penetrare tra noi
veggenti e di metterci in disaccordo.
Janko: Vuole creare tra voi disaccordo e odio, per poi guidarvi lui!
Vicka: Proprio così. Per lui il disaccordo e l'odio sono tutto. In tali
ambienti lui regna facilmente. Questo la Madonna ce l'ha detto tante
volte.
Janko: Bene, Vicka. Qualcosa di simile l'ho letto anche nel tuo quaderno
nel 10 novembre 1981. Là hai notato come la Madonna vi ha detto in che
modo Satana cerca di vincervi, ma voi non glielo permettete. Vi ha
raccomandato anche di custodire la vostra fede, di pregare e digiunare,
così lei vi sarà sempre vicina.
Vicka: Ah, l'hai letto! Così ci ha ripetuto tante volte; solo che io non
l'ho scritto sempre, ma me ne ricordo bene.
Janko: D'accordo. Però la Madonna ha parlato soltanto per voi veggenti,
oppure anche per tutti noi?
Vicka: Per tutti! Qualche volta in modo speciale ha nominato la
gioventù. Però diceva sempre che il mondo riceve tante grazie da lei e
dal suo Figlio; soltanto che deve avere fiducia e credere fermamente.
Janko: La Madonna, ha detto qualche volta come finirà questa lotta?
Vicka: Sicuramente; che Dio vincerà. Ma anche Satana prenderà
abbastanza. Vedi come si comporta la gente!
Janko: E allora?
Vicka: Noi dobbiamo credere fermamente, inoltre digiunare e pregare; poi
succeda quello che Dio vuole. La Madonna ha detto tante volte che con il
digiuno e la preghiera si può ottenere tanto. Infatti la Madonna ha
detto molte volte: «Voi pregate! Soltanto pregate e perseverate nella
preghiera».
Janko: Però, così mi sembra, Vicka, il castigo verrà.
Vicka: Noi non sappiamo ciò che farà Dio. Sappiamo che è beato colui che
persevererà, perché Dio è più forte di Satana! Il potere è di Dio.
Janko: Allora, preghiamo perché Dio regni!
Vicka: Preghiamo, però tutti insieme.
«PACE, PACE, PACE E SOLO PACE!»
Janko:Vicka, non so se ti ricordi, però parlando del terzo giorno delle
apparizioni abbiamo detto che poi saremmo ritornati ad approfondire
quello che è successo alla fine dell'apparizione.
Vicka:A dire il vero non me ne ricordo, ma se c'è bisogno, possiamo
farlo.
Janko:Possibile che non ti ricordi quell'esperienza vissuta da Maria?
Vicka:Ah, sì. Ma ti ho già detto la parte più importante. Quando la
Madonna ci ha salutati, Maria aveva piuttosto fretta, e quando è
arrivata alla Lokvetina.
Janko:Quale Lokvetina?
Vicka:La valle ai piedi della nostra montagna. Quando lei è arrivata a
quel punto dice che è successo come se qualcosa la trascinasse, come se
qualcosa la tirasse da una parte.
Janko:E allora?
Vicka:Le è apparsa la Madonna, a lei sola. Maria dopo ci ha raccontato
che la Madonna era molto, molto triste. Teneva in una mano una croce
grande e ripeteva piangendo: «Pace, pace, pace e solo pace». Maria si è
molto spaventata.
Janko:E poi?
Vicka: Siamo arrivati noi. Abbiamo visto Maria e l'abbiamo raggiunta;
credevamo che si sentisse male. Ma lei in quel momento non era in grado
di raccontarci niente, così non capivamo che cosa le fosse successo.
Janko:Va' avanti.
Vicka:L'abbiamo presa per mano e ci siamo incamminati verso casa.
Janko:Era in grado di camminare?
Vicka:Sì, ma a stento e molto lentamente. Si è ripresa un po' e siamo
arrivati a casa con lei. Allora ci ha raccontato che cosa le era
successo.
Janko:Fin qui hai narrato bene, ma non mi hai detto la cosa più
importante.
Vicka:Che cosa? Non mi ricordo; chi può ricordare tutto?
Janko:Ti credo, ma nessuno all'infuori di Maria disse che quella fu una
delle apparizioni più importanti della Madonna.
Vicka:Non comprendo ancora a che cosa stai pensando.
Janko:Vicka, ti capisco, ma ricordatelo e non dimenticarlo mai. In
quell'occasione la Madonna ha dato il messaggio più importante per
l'uomo d'oggi.
Vicka:Non ti capisco ancora.
Janko:Come fai a non ricordarti? La Madonna in quell'occasione muoveva
una croce abbastanza grande, scura, e non nera come poi si è detto, e
ripeteva quello che mi hai già riferito: «Pace, pace, pace e solo pace».
E dopo, piangendo, ha ripetuto per ben due volte: «La pace deve regnare
tra Dio e l'uomo e tra gli uomini». Questo, Vicka, è in realtà tutto ciò
che la Madonna voleva dirci venendo tra noi. Il resto - come la
preghiera, il digiuno, la penitenza - sono soltanto i mezzi per
raggiungere la Pace.
Vicka:Ora mi ricordo anch'io. Tu hai molto studiato e sei intelligente e
sai arrivare alle conclusioni; mentre io non lo so fare.
Janko:Vicka, non ci sono arrivato da me solo a queste conclusioni. Per
due volte tutto questo me lo ha raccontato Maria; anche un sacerdote
molto prudente me lo ha confermato. Perciò io ritengo che quello sia
stato uno dei momenti più importanti delle apparizioni della Madonna. La
Madonna infatti sta in mezzo a noi per riconciliare l'uomo con Dio.
Vicka:Quello lo so anch'io, ma mi sorprende che Maria non ne abbia
parlato con più insistenza.
Janko:Tu conosci bene Maria. Forse lei stessa non ha capito la
profondità di queste parole. Le ha riferite a chi di dovere. Sono state
ripetute tantissime volte dall'altare, come parole della Madonna. Non
bisogna sempre mettere in evidenza a chi furono dette. Vicka, per me
questo messaggio è particolarmente caro e prezioso.
Vicka: D'accordo; ora lo è anche per me.
I SETTE PADRE NOSTRO
Janko: Vicka, tutte le volte che si parla dei fatti di Medjugorje, ci si
chiede: questi ragazzi, i veggenti, che cosa hanno fatto insieme alla
Madonna? Oppure: Che cosa stanno facendo adesso? Generalmente si
risponde che i ragazzi hanno pregato, cantato e che hanno domandato
qualche cosa alla Madonna; forse anche troppe cose. Alla domanda: che
preghiere hanno recitato? Di solito si risponde che avete recitato sette
Padre nostro, Ave Maria e Gloria al Padre; poi, più tardi, anche il
Credo.
Vicka:Va bene. Ma cosa c'è di strano in questo?
Janko:Ci sono, almeno secondo alcuni, delle cose non chiare. Vorrei
proprio che si chiarisse, per quanto è possibile, quello che non è
chiaro.
Vicka:Va bene. Comincia a farmi delle domande e io risponderò quello che
so.
Janko:Come prima cosa vorrei chiederti: quando avete incominciato a
recitare davanti alla Madonna, e insieme alla Madonna, i sette Padre
nostro?
Vicka:Me l'hai chiesto anche in passato. In sostanza ti rispondo così:
nessuno saprà mai con esattezza quando abbiamo incominciato.
Janko:Qualcuno ha affermato da qualche parte, e lo ha anche scritto,
che voi li avete recitati, anzi, che la Madonna stessa ve li ha
raccomandati, subito il primo giorno che vi ha parlato, cioè il 25
giugno.
Vicka:Di sicuro non allora. Quello è stato il primo vero nostro incontro
con la Madonna. Noi, per l'emozione e la paura, non sapevamo neppure
dove avevamo la testa. Altro che pensare alle preghiere!
Janko:Comunque avete detto qualche preghiera?
Vicka:Certo che abbiamo pregato. Recitavamo il Padre nostro, l'Ave Maria
e il Gloria al Padre. Altre preghiere neppure le sapevamo. Ma quante
volte abbiamo ripetuto queste preghiere, nessuno lo sa.
Janko:E forse non si saprà mai?
Vicka:Certamente no; nessuno lo saprà mai, tranne la Madonna.
Janko:Va bene, Vicka. Spesso si è cercato di indovinare chi vi ha detto
per primo di pregare proprio così. In genere si dice che è stata la
nonna di Mirjana, che è stata lei a suggerirvi di pregare così.
Vicka:Può darsi, però non è del tutto sicuro. Noi abbiamo domandato alle
nostre donne come si poteva pregare quando veniva la Madonna. Quasi
tutte ci hanno risposto che sarebbe stato bene recitare sette Padre
nostro. Qualcuna suggeriva il Rosario della Madonna, ma in mezzo alla
confusione che c'era a Podbrdo non ci saremmo riusciti. Generalmente
succedeva così: noi cominciavamo a pregare, la Madonna appariva e allora
passavamo al dialogo, alle domande. So con certezza che alcune volte
abbiamo recitato tutti i sette Padre nostro prima che la Madonna
arrivasse.
Janko:E allora?
Vicka:Allora abbiamo continuato a pregare fino a che la Madonna non
appariva. Non era tanto facile. La Madonna ci ha anche messo alla prova.
Ci è voluto parecchio tempo prima che si sistemasse tutto.
Janko:Però, Vicka, quasi sempre si sente ripetere che proprio la Madonna
vi abbia raccomandato di recitare i sette Padre nostro.
Vicka:È certo che ce lo ha detto, però più tardi.
Janko:Quando più tardi?
Vicka:Non lo ricordo con esattezza. Forse dopo 5-6 giorni, può darsi
anche di più, non saprei. Ma è proprio così importante?
Janko:Li ha raccomandati solo a voi veggenti oppure a tutti?
Vicka:Anche al popolo. Anzi, più al popolo che a noi.
Janko: La Madonna, ha detto perché e per quale intenzione recitarli?
Vicka:Sì, sì. Soprattutto per i malati e per la pace nel mondo. Non è
che precisasse con esattezza le singole intenzioni.
Janko:E così avete continuato?
Vicka:Sì. Abbiamo incominciato a recitare regolarmente i sette Padre
nostro quando siamo andati in chiesa.
Janko:Quando avete iniziato ad andarci?
Vicka:Non lo ricordo con esattezza, ma mi sembra dopo una decina di
giorni dalla prima apparizione. Ci siamo incontrati con la Madonna a
Podbrdo; poi siamo andati in chiesa e abbiamo recitato i sette Padre
nostro.
Janko: Vicka, lo hai ricordato molto bene. Ascoltando un nastro
registrato, ho controllato quando per la prima volta avete recitato con
il popolo i sette Padre nostro in chiesa, dopo la santa messa; questo è
accaduto il 2 luglio 1981. Però non pregavate così tutti i giorni;
infatti sul nastro del 10 luglio è registrato chiaramente come il
sacerdote, alla fine della messa, ha avvisato il popolo che voi veggenti
non c'eravate e che non sareste neppure arrivati. Penso che voi quel
giorno, per il motivo che sai bene, siate rimasti nascosti in canonica.
Vicka: Lo ricordo. Quella volta abbiamo avuto l'apparizione nella casa
del parroco.
Janko: Va bene così. Adesso ritorniamo un po' indietro.
Vicka: D'accordo, se c'è bisogno. Io adesso ho il dovere di ascoltare di
domandare.
Janko: Ora bisognerebbe chiarire una cosa che non è tanto semplice.
Vicka: Perché ti preoccupi? Non si può chiarire tutto. Mica siamo in un
tribunale da dover chiarire proprio tutto.
Janko: Comunque almeno proviamoci. Vi si accusa di aver dato differenti
risposte riguardo ai sette Padre nostro.
Vicka: Quali risposte?
Janko: Non so. Si dice che, alla stessa domanda (chi vi ha suggerito
quella preghiera), uno di voi ha detto che è stata una nonna a
suggerirvi i sette Padre nostro; un altro invece ha detto che questa è
una vecchia usanza dalle vostre parti; un terzo ha detto che è stata la
Madonna a raccomandarvi di pregare così.
Vicka: Va bene, ma in che cosa consiste il problema?
Janko: Quale delle tre risposte è quella vera?
Vicka: Ma sono vere tutte e tre!
Janko: Come è possibile?
Vicka: È molto semplice. Sì, è vero che le donne - anzi, proprio una
nonna - ci hanno suggerito di recitare i sette Padre nostro. È
altrettanto vero che dalle nostre parti, particolarmente d'inverno, si
recitano i sette Padre nostro in comune. È anche vero che la Madonna ha
raccomandato questa preghiera, sia a noi sia al popolo. Solo che la
Madonna ci ha aggiunto anche il Credo. Cosa può esserci di non vero o
strano in questo? Io credo che la mia nonna, anche prima delle
apparizioni, recitava i sette Padre nostro.
Janko: Però avete risposto, in tre, tre cose diverse!
Vicka: È molto semplice: ognuno ha detto quella verità che conosceva,
anche se nessuno ha detto la verità completa. Questo me l'ha spiegato
molto bene un sacerdote di Vinkovci; da allora mi è tutto chiaro.
Janko: Va bene, Vicka; credo che sia così. Neanche io qui vedo un
problema. Questa è una nostra antica preghiera; anche nella mia famiglia
si pregava così. È una preghiera normale, collegata inoltre al numero
biblico sette [indice di pienezza, di perfezione].
Vicka: Io non so niente di questo significato biblico. So solamente che
questa è una nostra preghiera che la Madonna ha accettato ed ha anche
raccomandato.
Janko: D'accordo, basta con questo. A me interessa ancora un'altra cosa.
Vicka: Lo so che con te non è mai facile arrivare alla fine. Vediamo che
cosa vuoi ancora.
Janko: Cercherò di essere breve. Sia a me sia agli altri, interessa
sapere perché all'inizio non venivate a partecipare all'intera messa
serale.
Vicka: Che cosa c'è di strano? Nessuno ci ha invitato a farlo e poi
proprio in quell'ora appariva la Madonna, su a Podbrdo e più tardi giù
in paese. Noi andavamo alla messa la domenica; negli altri giorni,
quando avevamo tempo.
Janko: Vicka, la messa è qualcosa di santo, di celestiale; è il fatto
più grandioso che possa avvenire nell'intero universo.
Vicka: Lo so anch'io. L'ho sentito cento volte in chiesa. Però, vedi,
noi non ci comportiamo coerentemente. Anche la Madonna ci ha parlato di
questo. Ricordo che una volta, ad una di noi, ha detto che è meglio non
andare alla S. Messa piuttosto che non ascoltarla degnamente.
Janko: Non vi invitava mai, la Madonna, alla messa?
Vicka: All'inizio no. Se ci avesse invitati, ci saremmo andati. Più
tardi sì. Qualche volta ci ha detto anche di sbrigarci per non fare
tardi alla S. Messa. La Madonna sa quello che fa.
Janko: Da quando andate regolarmente alla messa vespertina?
Vicka: Da quando la Madonna ci appare in chiesa.
Janko: Da quando è?
Vicka: Circa dalla metà del mese di gennaio del 1982. Mi sembra così.
Janko: Hai ragione: è stato proprio così (vedi capitolo 13).
REGINA DELLA PACE
Janko: Vicka, tutti sappiamo che voi veggenti avete chiamato la Madonna
anche «Regina della Pace».
Vicka: Si. E con questo?
Janko: Niente. Però è interessante sapere come vi è venuto in mente
questo.
Vicka: Ma non siamo stati noi a chiamarla così; è stata lei a farsi
chiamare in questo modo.
Janko: Ti ricordi in quale occasione lei si è fatta chiamare così?
Vicka: Tu sai che lei subito, fin dall'inizio, parlava spesso della
pace. E già il terzo giorno dell'apparizione, mentre tornavamo a casa, è
apparsa di nuovo a Maria con la croce, e le ripeteva: «Pace, pace, pace,
soltanto pace». Allora ha detto che la pace deve regnare tra Dio e
l'uomo e anche tra gli uomini. Questo tu lo sai meglio di me. E sai
anche che la Madonna, fin dall'inizio, ha ripetuto di essere venuta tra
di noi perché gli uomini si riconcilino.
Janko: Con chi si devono riconciliare?
Vicka: Tra di loro e poi con Dio.
Janko: D'accordo, Vicka. Queste riconciliazioni non possono sussistere
l'una senza l'altra. Ma la Madonna ha ancora annunciato la pace in
qualche altro modo?
Vicka: Sì, tante volte. Durante le apparizioni lasciava scritto la
parola: «Pace; pace agli uomini».
Janko: Va bene. Questo è stato per voi. E per noi?
Vicka: Ma per tutti! Molte volte tanti hanno visto in cielo, soprattutto
sopra il monte Krizevac, scritto in lettere maiuscole d'oro: MIR (PACE).
E mi ricordo anche che una volta abbiamo visto scritta questa parola
pure sopra il colle di Podbrdo, con gli stessi caratteri d'oro.
Janko: Ma era scritto con caratteri a mano o da stampa?
Vicka: A mano; però con lettere d'oro.
Janko: L'ha visto qualche altro, oltre a voi veggenti?
Vicka: Macché veggenti! Questo l'hanno visto tutti quelli che stavano da
quelle parti. Chiunque ha guardato.
Janko: Questo fatto è davvero interessante. La stessa cosa me l'ha
raccontata anche un sacerdote degno di rispetto e di fede.
Vicka: Che cosa ti ha raccontato?
Janko: Proprio questo. Anche lui ha visto chiaramente quello che tu
dici.
Vicka: Allora vedi che non ti dico cose inventate.
Janko: Mi ha detto inoltre che lui ha guardato il fenomeno insieme a un
gruppo di persone, e tutti hanno visto questa grande parola, scritta
sopra il monte Kritevac. Però non ti ho ancora chiesto quanto tempo è
rimasta la scritta.
Vicka: Press'a poco una diecina di minuti.
Janko: D'accordo, Vicka. Ormai sappiamo che la Madonna a Medjugorje ha
invitato alla pace e che continua a farlo. Ma non mi è chiaro come voi
l'avete chiamata «Regina della Pace».
Vicka: Ti ho già detto che non siamo stati noi, ma è stata lei stessa a
darsi questo nome.
Janko: Proprio questo voglio sapere: come sono andate le cose.
Vicka: Questo tu sicuramente lo sai già, ma lo vuoi sentire anche da me.
Janko: Ho sentito dire qualcosa, ma veramente non mi ricordo bene.
Vicka: Va bene. Ricordatelo ora. Una volta, mentre noi aspettavamo
l'apparizione nel nostro paese, è arrivato un sacerdote che tu ed io
conosciamo. Ci ha detto che in parrocchia è giunto un sacerdote anziano,
dagli Stati Uniti, che ritornerà presto in America e che vuole sapere
come si chiama la Madonna che appare a Medjugorje, per poterlo riferire
ai frati quando tornerà in America. Durante l'apparizione, noi l'abbiamo
chiesto alla Madonna e lei ci ha risposto: «Io sono la Regina della
Pace». Noi questo, più tardi, lo abbiamo riferito per scritto a quel
sacerdote. Ma lei non l'ha detto solo quella volta! Adesso ti è chiaro?
Janko: Sì, anch'io adesso mi ricordo di questo fatto. Si trattava del
venerando Fra’ David Zrno, che ha festeggiato il sessantesimo di
sacerdozio.
Vicka: Adesso sei tranquillo?
Janko: Sì. Grazie.
IL DIGIUNO PROPOSTO DALLA MADONNA
Janko: Adesso dobbiamo parlare di un argomento su cui non andiamo del
tutto d'accordo.
Vicka: Come se ce ne fosse uno solo di argomenti su cui non andiamo
d'accordo! Ma vediamo di che si tratta.
Janko: Diciamo subito che si tratta del digiuno come viene raccomandato
qui a Medjugorje e sul quale molti non sono d'accordo.
Vicka: Perché pensi questo?
Janko: Ci sono alcuni che dicono che la Madonna non ha ordinato un
digiuno così severo come lo raccomandate voi.
Vicka: È vero. Non l'ha ordinato, lo ha solo raccomandato. Così ho
sentito anch'io riferirlo tante volte dall'altare.
Janko: Va bene. Però che cosa risponderesti tu a chi ti domandasse
precisazioni al riguardo?
Vicka: Direi che la Madonna desidera il digiuno in questo modo, ma poi
ciascuno faccia come crede meglio.
Janko: Affermeresti allora che la Madonna ha «inventato» questa forma di
digiuno?
Vicka: A me le donne hanno detto che si digiunava così anche prima delle
apparizioni della Madonna. Perché allora non farlo anche adesso?
Janko: È vero, da noi si è digiunato anche così. Questo tipo di digiuno
era chiamato «digiuno completo», oppure «a pane ed acqua». La mia
defunta mamma ha digiunato così almeno per una ventina di volte, durante
tutto l'Avvento. Solo che a mezzogiorno, invece del bicchiere d'acqua,
prendeva un bicchierino di vino nero.
Vicka: Sicuramente lo faceva per te...
Janko: Lasciamo stare questo, Vicka. Anche tu conservi i tuoi segreti.
Vicka: Va bene; scherzavo. Come si faceva allora, così ci sono di quelli
che lo fanno anche adesso.
Janko: Che cosa accadrà a quelli che non lo fanno?
Vicka: Cosa accadrà? Nessuno andrà all'inferno per questo. Io la penso
così.
Janko: Ma che cosa realmente ha detto la Madonna?
Vicka: Del digiuno ci ha parlato più tardi, quando ci ha detto che si
deve pregare e digiunare per la conversione dei peccatori. Noi le
abbiamo chiesto come si deve digiunare e lei ci ha risposto: «A pane e
acqua». Noi abbiamo comunicato al sacerdote questa risposta. anche in
questa pratica si è proceduto come per i sette Padre nostro. Così si è
incominciato a pregare e a digiunare; la Madonna ci ha incoraggiato a
continuare in questo modo.
Janko: Che cosa ha raccomandato prima: i sette Padre nostro, oppure
questo digiuno così severo?
Vicka: Prima i sette Padre nostro. Penso, ma non ne sono del tutto
sicura, che i Padre nostro e il Credo li abbia raccomandati già il
quinto o il sesto giorno; il digiuno invece un po' più tardi.
Janko: Veramente non riesci a ricordarti di preciso quando è stato?
Vicka: Non ricordo. Perché dovrei dirlo se non ne sono sicura? Ricordo
invece che ci disse anche questo abbastanza presto.
Janko: Sei sicura che la Madonna vi abbia veramente raccomandato questo?
Vicka: Certo che ne sono sicura! Me lo ricordo benissimo.
Janko: Va bene. Può darsi tuttavia che si esageri un po' nel
raccomandare questo digiuno.
Vicka: Questo non lo so; non dipende da me.
Janko: Io credo che su questo anche tu abbia esagerato un po'.
Vicka: Come lo pensi?
Janko: Hai digiunato più di quanto dovevi.
Vicka: Questi sono affari miei.
Janko: È vero che sono affari tuoi; ma non solamente tuoi. Uno deve
riguardare anche la propria salute.
Vicka: Certamente ci si deve badare. E io sono stata attenta alla mia
salute.
Janko: Perché allora sei tanto dimagrita?
Vicka: Questa è un'altra cosa; perciò mettiamola da parte.
Janko: Va bene, Vicka. Hai da dire qualche altra cosa riguardo al
digiuno?
Vicka: Che cosa dovrei dire? Chi digiuna fa bene; chi non digiuna non fa
peccato. A meno che non trascuri il digiuno prescritto dalla Chiesa.
Janko: D'accordo. Si può digiunare anche in altri modi?
Vicka: Non spetta a me parlare di questo. Di questo ci parlano i
sacerdoti. L'importante è che si digiuni, ciascuno secondo le sue
possibilità.
Janko: Bene. In qualche modo ci siamo intesi e ti ringrazio.
UN'INTERESSANTE COINCIDENZA
Janko: Mi meraviglia un po' che tu non mi abbia mai raccontato uno dei
fatti più importanti, accaduto durante le apparizioni della Madonna.
Vicka: Quale? Di che si tratta?
Janko: Accadde il 2 agosto 1981, e forse non a caso proprio in quel
giorno. Vuoi che te lo spieghi un po'?
Vicka: Fallo pure.
Janko: Il 2 agosto 1216, in una piccola chiesa di Assisi, se ben mi
ricordo la Madonna apparve a S. Francesco d'Assisi, circondata da molti
angeli. Gli ha detto che chiunque fosse andato in quella chiesa, si
fosse umilmente confessato e comunicato, avrebbe ottenuto l'indulgenza
plenaria. Più tardi questo privilegio è stato confermato anche dal papa
[si tratta del «Perdono d'Assisi»I. Più tardi ancora un altro papa diede
questa possibilità di acquistare l'indulgenza in tutte le chiese
francescane del mondo. Adesso hanno ridotto questa possibilità. La tua
nonna, e probabilmente anche la tua mamma, sanno bene che questo del 2
agosto era il giorno in cui, fino a poco tempo fa, la gente si
confessava di più. Almeno nelle chiese francescane.
Vicka: Ma lascia stare mia nonna e dimmi quello che mi vuoi dire
veramente.
Janko: Voglio dire che non è del tutto casuale il giorno che la Madonna
ha scelto.
Vicka: Non ti capisco ancora. Vuoi dirmi finalmente che cosa desideri?
Janko: Forse tu lo racconteresti meglio di me, comunque continuo io. In
quel giorno, al ritorno dalla chiesa, voi siete andati giù sull'aia, e
lì vi è apparsa la Madonna.
Vicka: Questo è esatto. Soltanto tu non hai detto che la Madonna è
apparsa prima a Maria, in casa, quando è ritornata dalla chiesa, e le ha
detto che scendessimo all'aia più tardi. Le ha detto inoltre che è in
corso una grande lotta per le anime umane, tra suo Figlio e il diavolo.
Janko: Vedi, Vicka, che tu sai le cose meglio di me; perciò vuoi
continuare il racconto?
Vicka: No, l'hai cominciato tu. Io posso solo aggiungere qualcos'altro.
Janko: Va avanti tu, per favore!
Vicka: La Madonna ha detto a Maria che il diavolo vuole intromettersi,
ma noi non glielo dobbiamo permettere.
Janko: In che maniera il diavolo ha provato a fare questo?
Vicka: Questo non te lo posso dire e neppure lo ritengo necessario.
Janko: Va bene. È così che siete andati sull'aia?
Vicka: Sì, però tu hai incominciato, perciò continua tu.
Janko: Io ho sentito dire così. Laggiù eravate in una quarantina di
persone, avete incominciato a pregare ed è venuta la Madonna.
Vicka: Va bene; così è successo diverse volte.
Janko: Sì, ma quella volta è accaduto qualcosa di particolare.
Vicka: Su, racconta.
Janko: Dopo che avete pregato, la Madonna ha detto che tutti i presenti
potevano toccarla. Dicono che la gente si era messa in fila e che ad uno
ad uno si avvicinavano e la toccavano. Maria indicava loro dov'era.
Vicka: Va' avanti.
Janko: È capitato un fatto strano. Dal contatto delle mani di molti,
rimaneva la macchia sulla Madonna, tanto che alla fine l'abito della
Madonna sembrava tutto sporco e macchiato.
Vicka: Questo lo so. Quando la toccavano quelli che avevano il cuore
impuro, rimaneva sulla Madonna una specie di macchia.
Janko: Anche tu hai visto che accadeva così?
Vicka: No, no. Io non ero neppure presente quella volta.
Janko: Guarda qua! Io ho raccontato tutto questo per sapere qualcosa da
te e invece tu non eri nemmeno presente.
Vicka: Non importa. Tu hai raccontato tutto molto bene. Così lo hanno
raccontato anche a me quando sono ritornati da laggiù. Sicuramente è
stato Marinko a raccontartelo.
Janko: Sì. Una volta me lo ha raccontato Marinko nei minimi particolari.
Un'altra volta me lo ha raccontato Maria.
Vicka: Va bene. Adesso ti è tutto chiaro.
Janko: Si, Vicka, ma non ho finito.
Vicka: Che cosa vuoi ancora?
Janko: Marinko mi ha detto che quando la Madonna stava partendo, Maria è
scoppiata a piangere. Marinko è corso da lei e le ha chiesto: «Maria,
cos'hai? Perché piangi?». E Maria gli ha risposto: «Perché me lo chiedi?
Non lo vedi? Come non piangere? Vedi che la Madonna se ne va via tutta
sporca?». Allora Maria gli spiegò che le macchie sul vestito erano state
causate dal contatto delle mani di molti. Maria mi ha anche detto che
questo fatto è stato visto da tutti i veggenti che erano là. Mi disse
che era assente il piccolo Jakov, mentre ora sento che eri assente anche
tu.
Vicka: Io sarei stata presente se non avessi avuto il mal di denti. E
sai com'è quando fanno male.
Janko: Va bene. Ma qui c'è ancora un altro fatto particolarmente
interessante.
Vicka: Che cos'è?
Janko: È interessante che nessuno dei veggenti che erano lì abbia potuto
ricordare chi, in particolare, ha causato una macchia sul vestito della
Madonna.
Vicka: Infatti; anche a me hanno raccontato la stessa cosa.
Janko: Ancora questo. Maria ha manifestato quello che era successo;
perciò Marinko ha invitato i presenti ad alta voce: «Gente, domani tutti
a confessarsi!». Qualcuno forse c'è anche andato?
Vicka: Di questo non so niente e non voglio neanche saperlo.
Janko: Questa è una risposta saggia. Però io ritorno ancora una volta a
quello che ho ricordato all'inizio e dico che non a caso in quel giorno
la Madonna ha invitato il popolo alla confessione, proprio nel giorno in
cui già una volta aveva rivolto questo stesso invito, per mezzo di S.
Francesco.
IL FAZZOLETTO ROSSO
Janko: Vicka, vorrei chiederti una cosa di cui so che non ti piace
parlare.
Vicka: Va bene; ti ho detto all'inizio che puoi chiedermi di tutto;
mantengo la mia promessa.
Janko: Vorrei sapere adesso di quel fazzoletto rosso di cui si è tanto
parlato. Per dirti la verità, anch'io di questo non penso e non parlo
volentieri. Però è un fatto da chiarire.
Vicka: Te ne ho già parlato una volta. Te lo debbo ripetere di nuovo?
Janko: Sì, Vicka, me ne hai già parlato. Però bisogna dirne qualcosa
anche qui. E probabile che qualcuno ascolterà tutto questo; perciò te lo
chiedo.
Vicka: Va bene; solo mi sembra strano che alcuni l'episodio di questo
fazzoletto lo attribuiscano a me, quando la cosa non mi riguarda
minimamente.
Janko: Non lo attribuiscono solo a te. Tu però raccontami brevemente che
cosa e come è successo.
Vicka: Ecco, ti racconto solo ciò che ho sentito allora.
Janko: È quello che desidero.
Vicka: Si è raccontato che un certo tassista, quando tornava da
Medjugorje, dalla parte di Cerno, un povero lo ha fermato e gli ha dato
un fazzoletto insanguinato.
Janko: Che tipo di fazzoletto era?
Vicka: Un normale fazzoletto da tasca. Solamente che era insanguinato.
Janko: E allora?
Vicka: Dicono che quell'uomo abbia raccomandato al tassista di buttare
quel fazzoletto nella prima acqua che avesse incontrato. Se non lo
avesse fatto gli sarebbe successo qualcosa di male.
Janko: E poi?
Vicka: Lui era di Capljina o delle vicinanze, non lo so con esattezza.
Poiché a Studence passa un fiume, lui voleva buttare là il fazzoletto in
acqua.
Janko: Ce l'ha buttato?
Vicka: Prima di arrivare al fiume, dicono che gli andò incontro una
donna vestita di nero, che gli ha chiesto quel fazzoletto. Lui non
glielo voleva dare, ma lei lo ha minacciato di qualcosa di grave; allora
lui glielo ha dato.
Janko: E che cosa ne ha fatto, quella donna, di quel fazzoletto?
Vicka: Non lo so. Dicono che ha detto a quell'uomo che, se non glielo
avesse consegnato, sarebbe successo un male terribile, come una fine del
mondo o che so io. Chissà se lui ha ricordato tutto bene; però così si
raccontava.
Janko: Tutto questo è poco chiaro e strano.
Vicka: Non posso farci niente e non mi riguarda. Io questa storia l'ho
solo sentita dire e basta.
Janko: Tu hai mai parlato con quell'uomo?
Vicka: No, non gli ho parlato. Avevo acconsentito una volta ad
ascoltarlo. Lui una volta ha raccontato tutto nei dettagli, davanti alla
chiesa di Medjugorje. Lui però si è trattenuto più a lungo con la gente
e io sono andata a casa.
Janko: E come mai hanno collegato questo fatto con te?
Vicka: Alcuni ci hanno detto di chiedere alla Madonna se tutto era
successo così.
Janko: E voi glielo avete chiesto?
Vicka: SI, lo abbiamo fatto.
Janko: La Madonna ha detto qualcosa?
Vicka: Ha detto che la cosa andò press'a poco così. Quell'uomo povero
era suo Figlio, mentre la donna vestita di nero era lei.
Janko: È veramente strano.
Vicka: Io non lo so. Non tocca a me chiedere alla Madonna che cosa fa e
perché. Io ti ho raccontato quello che sapevo e tu pensa quello che
vuoi. Così puoi dirlo a tutti quelli che te lo chiedono.
Janko: Questa è buona. Dio da sempre ha richiamato gli uomini in varie
maniere: che devono pensare alla loro morte, pensare alla fine del mondo
e che si devono convertire. Perché allora anche questo non potrebbe
essere un segno, un avvertimento? Per noi non è chiaro, ma tuttavia è un
avvertimento. Anche nella Sacra Scrittura troviamo avvertimenti del
genere. Non tocca a noi suggerire a Dio come ce li deve mandare. Tu che
cosa ne pensi, Vicka?
Vicka: Io non penso niente al riguardo. C'è chi pensa a tutto...
Janko: Forse la Madonna voleva soltanto dire questo: che abbiamo
meritato che Dio ci punisca, ma che lei intercede per noi presso Dio,
difendendoci dalle pene che meritiamo.
Vicka: Io ho già detto che non so altro a questo riguardo. Chi vuole,
può chiarire la cosa con la Madonna.
Janko: Vicka, hai ragione e grazie di tutto.
INCONTRI CON L'ALDILÀ
Janko: Vicka, molte cose che l'uomo non sa o non vuole sapere come e
perché siano accadute, le attribuisce al caso. Così molti hanno chiamato
un caso il fatto che il 24 giugno 1981 la ragazza allora quindicenne,
Ivanka Ivankovic, figlia di Ivan, per due volte abbia visto per prima,
sul colle di Podbrdo, una luminosa figura di giovane donna con un
bambino in braccio, e che l'abbia subito chiamata «la Madonna», senza
esitazione. È straordinaria, piena di significato, questa combinazione!
Per chiarire, forse, è utile ricordarsi della morte della sua mamma
abbastanza giovane, che poco prima di tutti questi fatti,
inaspettatamente è morta nell'ospedale di Mostar. Se la Madonna aveva
già deciso di apparire nella parrocchia di Medjugorje, nella borgata di
Ivanka, non c'era niente di meglio che apparire proprio a Ivanka, e per
mezzo suo agli altri. Questo non lo può negare tanto facilmente nemmeno
chi è propenso a negare tutto. Specialmente questo fatto appare
provvidenziale a coloro che credono e sperano. Ma è ancora «per caso»
che i veggenti, il 25 giugno, hanno avuto il primo vero incontro con la
Madonna, ed «il caso» si è servito di nuovo dell'addolorata Ivanka?
Inoltre, l'ha voluto il caso che Ivanka abbia avuto il coraggio di
parlare per prima con la Madonna, chiedendole di sua madre? Nessuno
aveva detto a quella apparizione che la mamma di Ivanka era passata a
miglior vita, come si dice qui. L'apparizione ha risposto senza esitare
che la mamma era con lei e stava bene. Tu ti ricordi certamente di
questo.
Vicka: Certo che me ne ricordo; come se fosse adesso.
Janko: E che cosa veramente Ivanka ha chiesto a quella figura luminosa?
Vicka: Le ha chiesto come sta sua mamma.
Janko: E che cosa le ha risposto l'apparizione?
Vicka: Macché apparizione! Perché non dici: la Madonna? L'hai detto già
tu che cosa ha risposto la Madonna. Le ha detto che la mamma sta bene e
che sta con lei.
Janko: Con chi «con lei»?
Vicka: Con la Madonna, con chi altrimenti?
Janko: Voi avete sentito che Ivanka chiedeva questo?
Vicka: Certo che abbiamo sentito! Sia Ivanka sia la Madonna.
Janko: Ivanka, qualche altra volta ha chiesto qualcosa di sua mamma?
Vicka: Sì, il giorno dopo.
Janko: Che cosa ha chiesto allora?
Vicka: Ha chiesto se la mamma le aveva mandato qualche messaggio.
Janko: E la Madonna?
Vicka: La Madonna ha detto che la mamma le raccomanda di ubbidire alla
nonna perché è anziana.
Janko: Voi l'avete sentito bene tutto questo?
Vicka: Sì, tutto.
Janko: Va bene, Vicka. Già che abbiamo incominciato, vogliamo
approfondire un po'. A me interessano molto questi fatti. Dimmi anche
questo: in seguito, Ivanka ha mai chiesto qualcos'altro di sua mamma?
Vicka: Sì; un'altra volta sicuramente.
Janko: E quando l'ha chiesto?
Vicka: L'ha chiesto più tardi, forse dopo un mese.
Janko: E che cosa ha chiesto?
Vicka: Ha chiesto se alla mamma serviva qualcosa, per esempio, la santa
Messa, le preghiere o altro.
Janko: E sai che cosa la Madonna le ha risposto?
Vicka: Si. Ha detto che stava bene e non aveva bisogno di niente.
Janko: Anch'io dicevo a Ivanka di essere contenta perché sua mamma è
felice. Però lei mi ha risposto sospirando: «Vorrei che la mamma fosse
con noi. Però che possiamo farci?». Che possiamo farci? Ogni amore umano
è almeno in parte egoistico. Ora vorrei tornare ai fatti precedenti.
Vicka: Va bene. Sei tu che tieni le redini in mano.
Janko: Non è per questo, ma ci sono ancora delle cose molto
interessanti. Almeno come le ha raccontate Jvanka.
Vicka: Incomincia pure; non perdiamo tempo.
Janko: Ecco. Ivanka mi ha detto che ha visto per tre volte la sua mamma.
Va bene. A me interessa sapere se l'hai vista qualche volta anche tu.
Vicka: Sì, una volta, di sfuggita; come in televisione.
Janko: L'hai potuta riconoscere proprio?
Vicka: Non l'ho vista molto bene, ma ho riconosciuto chiaramente che era
lei.
Janko: Ivanka mi ha detto che lei l'ha vista con molta chiarezza e che
l'avrebbe riconosciuta tra mille donne.
Vicka: Ci credo. Io però dico come l'ho vista io.
Janko: Che cosa dicono al riguardo gli altri veggenti?
Vicka: Più o meno come me.
Janko: Va bene. Abbi un po' di pazienza e ascoltami. Forse a te è tutto
chiaro e noto.
Vicka: Bene, parla pure tu. Io mi sono già stancata.
Janko: Ecco, te lo dico più brevemente e semplicemente che posso. Ho
parlato al riguardo con Ivanka alcune volte. Ivanka mi ha detto che sua
mamma è apparsa per tre volte per breve tempo. Però ogni volta insieme
alla Madonna, mai da sola. E tutto è accaduto nei primi tempi. Dice che
sua mamma non le appare più da tanto tempo. Ivanka inoltre dice che sua
madre le appariva tutta intera; aveva un vestito biancastro, con un velo
sulla testa. Dice che sua madre l'ha anche baciata tre volte: prima la
Madonna e poi sua mamma. Le ho chiesto ancora, dato che per me è una
cosa molto misteriosa e interessante, se ha visto chiaramente sua mamma.
Ivanka mi ha risposto: «Come se fosse viva». Mi ha detto anche un'altra
cosa pure interessante.
Vicka: Che cosa?
Janko: Mi ha detto che sua madre, in questi incontri, non ha pronunciato
nessuna parola. Mi ha detto che solo una volta le ha un po' sorriso; la
osservava beatamente e con serenità.
Vicka: Bene, Fra Janko. So tutto questo perché Ivanka una volta ce l'ha
raccontato. È bene che tu lo abbia raccontato anche qui.
Janko: Vicka, non so che cosa possono pensare gli altri di questo; per
me però è uno dei fatti più belli e più misteriosi di tutto quello che
la Madonna ci ha rivelato a Medjugorje. Ma ne parleremo ancora più
tardi.
Vicka: Bene. Adesso sbrighiamoci.
Janko: Sì. Però ancora questo: avevo chiesto alcune cose alla Madonna,
per iscritto, proprio per mezzo di Ivanka. Ma poiché Ivanka in quel
periodo non poteva fare delle domande, ho chiesto quelle cose per mezzo
di Maria.
Vicka: Va bene. Che cosa hai chiesto?
Janko: Ho chiesto se possono pregare per noi quelli che stanno in
paradiso e anche quelli che stanno in purgatorio. È una cosa che mi
interessa molto.
Vicka: Interessa anche a me. Ma tu non hai ancora detto che cosa ti ha
risposto la Madonna.
Janko: La Madonna ha detto che possono pregare per noi, sia quelli che
stanno in paradiso, sia quelli che stanno nel purgatorio. Vicka, questa
è là verità che noi chiamiamo «Comunione dei Santi», come la ricordiamo
nel Credo. Adesso dico con più gioia: «Credo nella Comunione dei Santi».
Vicka: Veramente anche per me adesso è più chiaro.
Janko: Bene. Tu hai spiegato a me tante cose; qualcosa anch'io l'ho
chiarita a te.