Un fatto straordinario
Quasi per scommessa...
Due uomini discutono serenamente tra loro, in una villa di Roma.
L'uno è il barone De Bussières. L'altro è il giovane Alfonso Ratisbonne, ebreo. Siamo nel 1842.
Ascoltiamo che cosa stanno dicendo.
-Vorrei chiedervi un favore- dice il barone De Bussières al giovane Ratisbonne.
-Vediamo di che si tratta?- risponde il giovane.
-Semplicemente di questo; accettare di portare indosso questa medaglia. Secondo il vostro modo di vedere, la cosa dovrebbe essere del tutto indifferente, mentre a me recherebbe un grande piacere.
-Se è così, per dimostrarvi che gli ebrei non sono poi tanto ostinati e testardi come si crede, accetto di portare la vostra medaglia.
A questo punto, il giovane Ratisbonne racconta lui stesso ciò che avvenne e ciò che egli disse: -Detto, fatto. Il barone mi mette al collo la medaglia, mentre io, scoppiando a ridere, esclamo: "Eccomi ormai cattolico, apostolico, romano"-
Chi è Alfonso Ratisbonne?
È un giovane ebreo, già al colmo della sua fortuna. Dalla vita ha avuto tutto. Da poco tempo si è anche fidanzato con una ragazza di nome Flora. Quanto alla sua fede: "Non credevo più neanche in Dio", confesserà dopo.
Ma
Tutto era iniziato appunto da quella medaglietta miracolosa che gli era stata offerta dall'amico barone De Bussières, e che egli aveva accettato solo per fargli piacere.
Si
era lasciato mettere al collo
L'amico barone, però, sapeva quel che faceva era uomo di fede, confidava nella potenza miracolosa della medaglietta, e pregava intensamente perché l'Immacolata operasse nell'animo di Alfonso, disfatto dall'incredulità.
La notte di quello stesso giorno, svegliatosi di soprassalto, Alfonso vide alta dinanzi a sé l'immagine di una grande Croce, di forma particolare, senza Gesù Crocifisso, che egli inutilmente tentò di scacciare.
Era
Il giorno seguente...
Il giorno seguente, stranamente, Alfonso si sentì spinto ad accompagnare lo stesso amico De Bussières alla Chiesa di S. Andrea delle Fratte, dove il barone aveva da sbrigare una commissione di lavoro.
La carrozza si fermò sulla piazzetta della Chiesa. Scesero tutti e due. Il barone entrò in Chiesa e si recò subito in sacrestia per incontrarsi con le persone interessate alla commissione. Alfonso, invece, dapprima esitante, entrò poi anche lui nella Chiesa. E si trovò solo, distratto e vuoto.
"
Come potrei parlarne? La parola umana non può facilmente esprimere ciò che è inesprimibile. Quando arrivò il barone De Bussières mi trovò col volto rigato di pianto. Non potei rispondere alle sue domande... tenevo in mano la medaglia che avevo appesa al collo e coprivo di baci l'immagine della Vergine...Era Lei, sicuramente Lei!
Non sapevo dove ero, non sapevo se ero Alfonso o un altro; provavo in me un tale cambiamento che mi pareva essere un altro; cercavo di ritrovare me stesso e non mi ritrovavo... Non riuscivo a parlare; non volevo dire niente; sentivo in me qualche cosa di solenne e di sacro che mi costringeva a cercare un sacerdote".
Più
tardi, calmatasi la vivissima emozione provata, così spiegò all'amico
"Ero da pochi istanti nella chiesa di S. Andrea, quando,
improvvisamente, mi sentii afferrato da un turbamento inesprimibile.
Alzai gli occhi; l'edificio intero era come scomparso ai miei sguardi;
una sola cappella aveva concentrato tutta la luce. In un grande fascio
di luce, mi è apparsa, dritta, sull'altare, alta, brillante, piena di
maestà e di dolcezza,
Proprio
75 anni più tardi.
75 anni più tardi, il 20 gennaio 1917, ,a Roma, nella Cappella del Collegio Internazionale dei Frati Minori Conventuali, il Padre Rettore sta raccontando ai giovani frati l'episodio della prodigiosa conversione dell'ebreo Alfonso Ratisbonne, divenuto poi gran Servo di Dio e morto in concetto di santità.
Tra
questi c'è un giovane straordinario è fra' Massimiliano Maria Kolbe,
l'ardente innamorato dell'Immacolata, colui che darà vita al Movimento
mariano più vasto dell'epoca moderna,
Con estremo interesse fra' Massimiliano ascolta il racconto della conversione di Alfonso Ratisbonne. Ne rimane visibilmente commosso. si rende conto del valore della Medaglia miracolosa, di cui l'Immacolata si serve per operare fatti di grazia anche portentosi.
Gli balena allora nell'animo l'ispirazione di servirsi della Medaglia miracolosa come scudo e insegna dei "cavalieri dell'Immacolata", come scorta di "proiettili" e "mine" spirituali che i cavalieri dovranno adoperare per fare breccia negli animi chiusi e duri alle operazioni della grazia divina.
È
un'ispirazione. Fra' Massimiliano non la lascia passare a vuoto.
L'accoglie e la custodisce nel cuore. Un giorno non lontano
Da
quel 20 gennaio, inoltre, fra' Massimiliano amò di un amore speciale
Sacerdote di Gesù e Cavaliere dell'Immacolata, San Massimiliano è l'apostolo mariano dei tempi nuovi, folle di amore, ardente di zelo, forte del celeste pegno della Medaglia miracolosa.
Una storia meravigliosa
Ma dove e come ha avuto
origine
Essa risale al 1830. La sua origine è veramente meravigliosa. Si può dire che questa medaglietta è "miracolosa " già nel suo nascere.
Siamo a Parigi. Ci troviamo nella Casa Madre delle Suore di San Vincenzo de' Paoli e Santa Luisa de Marillac, le Figlie della Carità. Nella Casa Madre c'è il Noviziato. Tra le novizie c'è un'umile suora che si chiama Suor Caterina Labouré, oggi Santa.
A quest'umile novizia, nascosta e sconosciuta, avverranno alcuni dei fatti più straordinari che possono capitare a una creatura sulla terra: le apparizioni della Vergine Immacolata. Perché a Suor Caterina? ... Perché proprio a lei? ...
Perché era una Suora tanto umile, tanto semplice, tanto angelica...
Questa risposta corrisponde alle divine parole di Gesù: "Ti ringrazio, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose agli intelligenti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli" (Lc 10,21).
La conferma più splendida della lode di Gesù agli umili la troviamo nel comportamento di S. Caterina dopo i fatti straordinari: ella seppe tenere nascosto il segreto delle apparizioni della Madonna per ben 46 anni, ossia fino alla morte, rivelandolo soltanto al suo confessore.
A questi "piccoli" Dio dona le cose più grandi.
"Ecco un'altra Mamma!"
Fin
da piccina, S. Caterina Labouré ebbe nel Cuore una devozione così tenera
e filiale verso
Era così che un tempo i genitori cristiani educavano i figli e dalle famiglie cristiane fiorivano i Santi.
La pia fanciulla era nata a Fain-les-Moutiers, villaggio della Borgogna, il 2 maggio 1806. La famiglia era molto buona: c'erano dieci figli; si viveva tutti in una grande fattoria. Quando Caterina aveva ancora dodici anni, e la mamma era già morta, dovette assumere la direzione della casa perché la sorella maggiore entrava in convento a Parigi tra le Figlie della Carità.
Giudiziosa e sollecita, la brava fanciulla non fece rimpiangere la sorella più grande. Attenta e generosa, Caterina arrivava a tutto: sbrigava i lavori di casa, serviva il papà e i fratelli, coltivava con fervore la sua pietà eucaristica e la sua devozione alla Madonna.
Visse così, laboriosa e pura, fino alla sua giovinezza. E si capiva che qualcosa di speciale maturava in lei, per il fascino che esercitava con il suo candore e la sua umiltà. Ciò apparve evidente quando le furono fatte diverse proposte di matrimonio, e la sua risposta fu sempre una sola
"Ho
già trovato il mio sposo fin dal giorno della prima Comunione, a Lui ho
dato tutta me stessa". Anch'ella voleva diventare
Finalmente, superati ostacoli amarissimi, la pia giovane poté entrare nel noviziato delle Figlie della Carità, a Parigi, in Rue du Bac. Era il 21 aprile 1830.
Non
trovò nessuna difficoltà a vivere una vita di sacrificio nella preghiera
e nella mortificazione. Era così bene allenata! E tutto ella era pronta
a soffrire pur di diventare
L'intuizione luminosa che ebbe -e che hanno solo i semplici e i puri di cuore- fu quella di diventare degna Sposa di Gesù affidandosi alla Madonna e ricopiando fedelmente le virtù della Celeste Vergine.
Ecco il proposito fondamentale scritto da lei stessa con semplicità "Prenderò Maria per modello al principio delle mie azioni, e penserò come Ella avrebbe fatto il dovere che sto per compiere"
Via
via, intensificherà talmente la sua filiale devozione alla Madonna, e ne
scoprirà così in profondità il valore, soprattutto per la gioventù, che
Per questo, senza risparmio di prove e di sofferenze, ella si impegnò e arrivò a fondare le "Figlie di Maria' esclamando felice, con lo sguardo profetico rivolto al futuro "Come sarà bello vedere Maria onorata da tutta la gioventù!"
"La gioia più dolce"
Il fatto centrale di tutta la vita di S. Caterina, però, fu e rimane sempre quello delle cinque apparizioni della Madonna che le affidò la "Medaglia miracolosa" da diffondere nel mondo intero.
Nel
luglio e nel novembre del 1830 avvennero le due principali apparizioni
della Vergine Santissima nella Cappella del Noviziato. La prima delle
due avvenne di notte. Avvertita dall'Angelo Custode, S. Caterina si recò
trepidante nella Cappella e andò a inginocchiarsi ai piedi della Madonna
che stava seduta al lato destro dell'altare.
Il colloquio durò più di due ore!
La
seconda volta, S. Caterina ricevette dalla Vergine la missione di far
coniare la celebre "medaglia" che sarà giustamente definita "miracolosa".
Le difficoltà e i travagli furono grandi prima di ottenere che venisse coniata questa medaglina. Un'umile Suora, ignorata da tutti, ricca soltanto della povertà evangelica, come avrebbe mai potuto far coniare una medaglia da produrre poi in quantità sempre maggiori, e da diffonderla nel mondo intero?
La potenza di Dio risplende tanto più gloriosa, quanto più impotenti sono le creature. E due anni dopo, il 30 giugno 1832, venivano coniati i primi 1500 esemplari della medaglina.
S. Caterina, così umile, così povera, potette avere fra le mani la bella medaglina. Quanti baci e lacrime d'amore! E con quale entusiasmo si applicò a diffonderla ovunque e a chiunque, certissima delle parole della Madonna "Tutte le persone che porteranno la medaglia riceveranno grandi grazie ".
Tra gli operai e gli ammalati, fra i soldati e i poveri, per oltre 40 anni, S. Caterina, la dolce Figlia della Carità, fu apostola della Medaglia miracolosa fino alla sua beata morte, che avvenne il 31 dicembre 1876.
Il
suo corpo verginale riposa sotto l'altare, nella cappella delle
apparizioni, ai piedi della sua Regina Immacolata. Nella ricognizione
del corpo, le mani di S. Caterina che avevano toccato
Vedere
Per non togliere nulla alla bellezza delle due principali apparizioni della Madonna, leggiamone la descrizione fatta con incantevole semplicitá da S. Caterina stessa.
"Venuta la festa di S. Vincenzo (19 luglio) la buona Madre Marta (la
direttrice delle novizie) ci fece alla vigilia un'istruzione sulla
devozione dovuta ai Santi e specialmente sulla devozione alla Madonna.
Questo mi accese sì gran desiderio di vedere
Alle undici e mezzo mi sento chiamare per nome:
"Suor Labouré! Suor Labouré!" Svegliatami, guardo dalla parte donde veniva la voce, che era dal lato del passaggio del letto. Tiro la cortina e vedo un fanciullino vestito di bianco, dai quattro ai cinque anni, il quale mi dice
"Venite in cappella;
Vestitami in fretta, mi diressi verso quel fanciullo che era restato in piedi senza avanzarsi oltre la spalliera del letto.
Il
fanciullo mi seguì, o meglio, io seguii lui dovunque passava, tenendosi
sempre alla mia sinistra. Erano accesi i lumi da per tutto dove noi
passavamo, il che molto mi sorprendeva. Assai più meravigliata però
rimasi all'ingresso della cappella, quando l'uscio si aprì, appena il
fanciullino l'ebbe toccato con la punta di un dito. La meraviglia poi fu
al colmo quando vidi tutte le candele e tutte le torce accese, come alla
Messa di mezzanotte. Però non vedevo ancora
Il fanciullo mi condusse nel presbiterio accanto alla poltrona del Signor Direttore, dove io mi posi in ginocchio, mentre il fanciullino rimase tutto il tempo in piedi. Parendomi il tempo troppo lungo, ogni tanto guardavo per timore che le suore vegliatrici passassero dalla tribuna".
"Ecco
"Finalmente giunse il sospirato momento. Il fanciullino mi avvertí,
dicendomi: "Ecco
Era
Io
ero incerta se si trattasse della Madonna. Ma il fanciullino che era lí
mi disse "Ecco
Fu quello il momento più dolce della mia vita".
"Io sarò con voi"
"Dire tutto ciò che provai mi sarebbe impossibile.
"Figlia mia -mi disse
Io
chiesi allora alla SS. Vergine la spiegazione delle cose che mi erano
mostrate (
"Figlia mia, io mi compiaccio di spandere le mie grazie sulla comunità (vostra). Io l'amo molto, ma ho della pena, perché vi sono (in essa) degli abusi: la regola non è osservata, la regolarità lascia a desiderare, vi è una grande rilassatezza nelle due comunità (Preti della Missione e Figlie della Carità); dillo a colui che è incaricato di voi, benché non sia ancora superiore. Egli sarà fra qualche tempo incaricato in modo speciale della (vostra) Comunità; egli deve fare tutto il possibile per rimettere la regola in vigore, diteglielo da parte mia.
"Ch'egli vegli sulle cattive letture, sulla perdita di tempo e sulle visite. Allorché la regola sarà rimessa in vigore, vi sarà una Comunità che verrà ad unirsi alla vostra.
"Ma
sopraggiungeranno grandi mali; il pericolo sarà grande, ma non temete,
il buon Dio e S. Vincenzo proteggeranno la comunità... (
"In
altre comunità vi saranno vittime (
"Non ripresi piú sonno"
"Quanto tempo restassi con
Alzatami dai gradini dell'altare, rividi il fanciullino al posto dove l'avevo lasciato, il quale mi disse "È partita!"Rifacemmo lo stesso cammino, trovando sempre tutti i lumi accesi e tenendosi quel bambino sempre alla mia sinistra.
Credo che quel bambino fosse il mio angelo custode, resosi visibile per
farmi vedere
Tornata a letto, sentii suonare le due e non ripresi più sonno".
La
seconda apparizione avvenne quattro mesi più tardi. Era il 27 novembre.
Questa è l'apparizione più importante e fondamentale. In essa l'umile
Santa Caterina ebbe la rivelazione della celebre Medaglia miracolosa,
e
Ella stessa ha descritto in modo dettagliato anche questa seconda e più
celebre apparizione. Leggiamola con amore.
Bellezza indescrivibile
"Il
27 novembre 1830, che capitava il sabato antecedente alla prima domenica
di Avvento, alle cinque e mezzo di sera, facendo la meditazione in
profondo silenzio, mi parve di sentire dal lato destro della cappella un
rumore come il fruscio di una veste di seta. Avendo volto lo sguardo a
quel lato, vidi
Le sue mani, elevate all'altezza della cintura, mantenevano in modo naturale un altro globo più piccolo che rappresentava l'universo. Ella aveva gli occhi rivolti al cielo, e il suo volto diventò risplendente, mentre presentava il globo a Nostro Signore.
Tutto ad un tratto le sue dita si ricoprirono di anelli, ornati di pietre preziose, le une più belle delle altre, le une più grosse e le altre più piccole, le quali gettavano dei raggi gli uni più belli degli altri questi raggi partivano dalle pietre preziose; le più grosse gettavano raggi più grandi, e le più piccole raggi meno grandi,sicché tutta se ne riempiva la parte inferiore,e io non vedevo piú i suoi piedi...".
"Fate coniare una medaglia..."
"Mentre io ero intenta a contemplarla,
Allora si fece sentire una voce che mi disse: "Fate coniare una medaglia su questo modello; tutte le persone che la porteranno, riceveranno grandi grazie specialmente portandola al collo; le grazie saranno abbondanti per le persone che la porteranno con fiducia... ". All'istante mi parve che il quadro si voltasse e io vidi il rovescio della Medaglia. Vi era la lettera M (iniziale del nome Maria) sormontata da una croce senza crocifisso che aveva come base la lettera I (iniziale del nome Iesus, Gesù). Più sotto poi vi erano due cuori, uno circondato da spine (quello di Gesù), l'altro trapassato da una spada (quello di Maria). Dodici stelle infine circondavano il tutto. Poi tutto disparve, come qualcosa che si spegne, ed io sono rimasta ripiena non so di che, di buoni sentimenti, di gioia, di consolazione".
È stato detto che
Perché? Perché basta esaminare con attenzione la medaglina cosÒ com'è, e leggervi le grandi verità che esprime nel suo disegno la potenza e la misericordia di Maria Madre Divina, Immacolata, Mediatrice, Corredentrice e Regina.
E adesso noi vogliamo meditare brevemente su queste pagine grandi verità che riguardano la storia della salvezza e che ci faranno apprezzare ancor più questa cara medaglina.
Maria,
Ricordiamo la prima apparizione a S. Caterina?
Il
primo significato del dono della Medaglia miracolosa è proprio questo:
Per
questo la medaglina è un dono della Celeste Madre, è un dono di grazia
materna. E tutte le grazie che la medaglina ha ottenuto e otterrà
portano questo sigillo della premura materna che
Moribondi risanati, peccatori convertiti, soldati che scampano la morte,
tumori scomparsi, tentazioni fugate, pericoli sventati, aiuti insperati
e mille e mille altre grazie, fanno della Medaglia miracolosa il segno
concreto della cura tenerissima che
Soprattutto per le conversioni,
"Signore, si confessi"
Quando P. Kolbe si trovava a Zakopane fece la conoscenza di un certo intellettuale.
Ad ogni incontro lo pregava "Signore, si confessi". Ma quegli soleva rispondere: "Nulla da fare, Reverendo; la rispetto, Padre, ma non andrò a confessarmi, forse un'altra volta...". Dopo alcune settimane, questo signore, prima di partire, venne da P. Kolbe per accomiatarsi. Le ultime parole di P. Massimiliano furono: "Signore, vada a confessarsi...".
"La prego, Reverendo, non ho tempo, devo andare in fretta alla stazione".
"Allora accetti almeno questa Medaglia miracolosa".
Il signore accettò per cortesia la medaglietta e si recò subito alla stazione ferroviaria. Intanto P. Massimiliano cadde in ginocchio per implorare dall'Immacolata la conversione dell'ostinato.
Oh, meraviglia! dopo un istante qualcuno bussa alla porta ed entra il medesimo signore che aveva tanta fretta di prendere il treno. Sin dalla soglia esclama "Padre, la prego di confessarmi"!.
Maria, l'Immacolata
L'Immacolata è Colei che non solo non è stata neppure sfiorata dal peccato, ma ha schiacciato con il suo piede la testa al maligno (Gen. 3,15).
CosÒ ci appare
I due millenni della Chiesa hanno sempre celebrato l'originale purezza della Madre di Dio, in opposizione irriducibile al peccato che offende Dio. L'Immacolata, Colei che è la "Piena di grazia" (Lc 1,28), con il peso divino della sua pienezza di grazia ha battuto vittoriosamente il seduttore del genere umano, e vuol donare agli uomini la stessa forza di battere il nemico.
Attorno alla medaglina, poi, si leggono le parole "O Maria concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi". L'immagine e le parole coincidono la figura dell'Immacolata rappresenta Colei che è stata concepita senza peccato, schiacciando la testa al demonio.
Siamo nel 1830. Soltanto 24 anni dopo, il Papa Pio IX dichiarerà come dogma di fede della Chiesa universale la verità dell'Immacolata Concezione di Maria. Non è certamente difficile ammettere che l'apparizione dell'Immacolata a S. Caterina e la diffusione prodigiosa della Medaglia in tutto il mondo siano servite ottimamente a preparare e ad affrettare la definizione dogmatica della verità dell'Immacolata Concezione, allo stesso modo che Lourdes, quattro anni dopo la solenne proclamazione del dogma, ne fu la singolare conferma.
"Io sono l'Immacolata Concezione"
(Quando il 25 marzo 1858
Da ciò vediamo bene quanto siano importanti e significativi, nello sviluppo storico del dogma dell'Immacolata, le apparizioni della Madonna a S. Caterina Labouré. C'è una corrispondenza evidente fra le apparizioni dell'Immacolata a S. Caterina e quelle a S. Bernardetta basti riflettere che la piccola veggente di Lourdes, per mostrare l'atteggiamento che aveva la sua "bianca Signora" non seppe trovare di meglio che rassomigliarla alla Madonna della Medaglia miracolosa.
Infatti, con il diffondersi rapidissimo della Medaglia miracolosa, la
gente imparò a contemplare
Per questo, l'8 dicembre 1854, il Papa Pio IX non faceva che ratificare e confermare una verità che tutto il popolo cristiano amava e in cui credeva fermamente già da oltre venti anni, infatti, giravano per tutto il mondo milioni e milioni di Medaglie miracolose.
Gli schiaccia la testa
Nella sua bellezza celestiale, l'Immacolata, "vestita di sole e con
la luna sotto i piedi" (Ap. 12,1), è "terribile come un esercito
schierato in campo" (Ct. 6,3). Ella è realmente terrore dei demoni.
E la totale sconfitta di satana fu decretata da quella prima maledizione
di Dio,il quale pose inimicizia tra il serpente e
"Essa ti schiaccerà il capo" (Gen. 3,15).
Attraverso
Ho solo partecipato a un ballo
Una giovane andata a confessarsi dal Santo Curato d'Ars si accusò di aver solo partecipato ad un ballo.
-Non avete notato nulla, a quel ballo? - le chiese il Santo.
-No, Padre.
-Non c'era un giovanotto brillante,che ha fatto ballare tutte le
ragazze,meno voi?
-Mi ricordo:era molto attraente,ma mi incuteva un po' di paura.
-E null'altro ?
-No:quando uscì,scorsi le scintille sotto i suoi piedi.
-Ora ci siamo,figliola mia.Quel giovanotto elegante era il diavolo.E
sapete dirmi perché non vi ha invitata a ballare con lui?
-Non so.
-Perché portate al collo la "Medaglia Miracolosa",che lo ha tenuto
lontano.
Un caso di possessione
Ecco un altro episodio che testimonia sempre di più la veridicità della promessa della Madonna.
Una vedova cinese aveva un unico figlio che amava con tutta se stessa. Ma un brutto giorno il demonio si impossessò di lui. Vagava il povero figliolo di qua e di là senza trovare pace; tutti lo fuggivano proprio come quell'ossesso di cui ci parla il Vangelo. Un cristiano, che venne a sapere del fatto, volle aiutare quel giovane e consolare la madre disperata. Aveva con sé una Medaglia miracolosa; la prese in mano e la mostrò al giovane ossesso il quale immediatamente fu liberato dal demonio, per la potenza della Vergine Immacolata raffigurata in quella Medaglia.
Mediatrice Corredentrice e Regina
Queste sono le tre fulgide gemme
che rendono sovranamente bella e potente l'Immacolata Madre di Dio.
Non
a caso
Ogni grazia viene da Lei
L'Immacolata con le braccia allargate verso il basso e con una miriade di raggi splendenti che partono dalle sue mani rappresenta in modo luminoso Maria SS. come Mediatrice di tutte le grazie.
La mediazione universale fa parte della missione materna di Maria SS. verso il genere umano. Questa è una verità che fin dai primi tempi della Chiesa è stata riconosciuta alla Madonna e che speriamo di vedere presto proclamata dogma di fede, come ardentemente desiderava San Massimiliano Maria Kolbe.
L'Immacolata è
Rileggiamo ora qualche punto della seconda apparizione dell'Immacolata a S. Caterina Labouré, e vedremo come la verità della Mediazione mariana appaia certa e luminosa.
"Ella aveva gli occhi rivolti al cielo, e il suo volto diventò risplendente, mentre presentava il globo a Nostro Signore": ecco una Mamma, bella di una bellezza inesprimibile, che prega e intercede per noi, figli che Ella ama.
"Tutto ad un tratto le sue dita si ricoprirono di anelli, ornati di
pietre preziose... le quali gettavano dei raggi, gli uni più belli degli
altri... Mentre io ero intenta a contemplarla,
"Chiedimi quanto vuoi..."
Ci
pensiamo mai che ogni momento
Lei tutto può, perché sta tra Dio e l'uomo, essendo donna ed essendo Madre di Dio. Ah, quale gioia per noi avere una simile Madre!
Il
Papa Pio IX scrisse che
E
il numero sterminato di grazie che
La nostra Corredentrice
Ma perché Maria è stata da Dio elevata a questo ufficio di Tesoriera di tutte le grazie?
Perché Ella con le sue sofferenze è stata da Dio associata a Gesù per
salvare gli uomini; Ella cioè è
Afferma S. Pio X nell'Enciclica "Ad diem illum" del 2 febbraio 1904 "Da
questa comunione di dolori e di volontà tra Cristo e Maria, meritò Ella
di divenire degnissimamente
Anche questa verità della Corredenzione di Maria SS. La troviamo espressa nella Medaglia miracolosa. Guardiamone il rovescio: la lettera M, monogramma di Maria, sormontata da una croce; al di sotto, il Sacro Cuore di Gesù coronato di spine e il Cuore Immacolato di Maria, trafitto da una spada.
C'è qui in compendio tutta la dottrina della Corredenzione di Maria.
Pensiamo al Calvario Gesù sulla Croce, Maria ai piedi della Croce, uniti
indissolubilmente nell'offerta del loro sacrificio che ha redento il
mondo. Come ad Eva, così a Maria, nuova Eva, Dio disse: "Tu partorirai
nel dolore" (Gn 3,6). Nel dolore infatti
Quanto è profondo dunque il significato di quei due Sacri Cuori effigiati sul rovescio della Medaglia
"Sono ebreo di razza"
Ci conforti il racconto di una della tante conversioni operate dalla Madonna per mezzo della Medaglia miracolosa.
Riportiamo l'episodio dalla vita di San Massimiliano M. Kolbe.
Durante la degenza nel sanatorio di Zakopane, egli non pensò certamente di starsene inerte. Proprio lui amava ripetere ai suoi confratelli "Non possiamo dormire fino a quando una sola anima resterà sotto il dominio di satana". Per cui, anche ammalato a Zakopane, si diede da fare.
Tra l'altro ogni giovedì teneva una conferenza ai giovani studenti atei del sanatorio. Dopo pochi giovedì, quattro di essi si convertirono.
Soltanto uno, tra i più giovani, pur seguendo attentamente le conferenze del Santo, mostrava di non avere a che fare con lui, allontanandosi immediatamente alla fine di ogni riunione.
Ma un giovedì si avvicinò e gli disse "Vorrei salutarla, padre; è l'ultima volta che ci vediamo. Le mie condizioni si sono aggravate, non potrò lasciare il letto, è la fine...".
Poi gli confidò
-Sono ebreo di razza e di religione.
-Verrò a trovarti.
-Impossibile, lei lo sa, è proibito far visita agli ammalati gravi.
-Verrò lo stesso.
Ed
infatti non solo ci andò, ma lo battezzò, gli diede
-Sei contento? ... Dimmi, che cosa ti turba ancora, ragazzo?
-La mamma... L'arrivo della mamma.
Sua madre era un'ebrea fanatica.
-Non temere sarai già in Paradiso quando arriverà.
Infatti il giovane morì alle 11, mentre la mamma arrivò soltanto a
mezzogiorno. E quando venne, fece un gran baccano a causa della
conversione del figlio. Immediatamente gli strappò dal petto
-Ma, post factum...-, commentava il Santo raccontando l'episodio al fratello fra' Alfonso.
La nostra Regina
Un'ultima importante verità ci viene insegnata dalla Medaglia miracolosa
Inoltre, l'Immacolata tiene fra le mani un altro globo più piccolo che offre a Dio Padre. Se è vero che si può offrire solo ciò che e proprio, Maria può offrire a Dio il mondo perché esso Le appartiene, essendo stata costituita Regina dell'universo.
Infine, le dodici stelle impresse sul retro della Medaglia, indicano i Santi e in genere tutte le anime che per effetto della sua materna protezione, circondano ora il Suo trono regale lassù in cielo.
In
particolare, nelle dodici stelle si è voluto vedere simboleggiare i
dodici apostoli, ossia le colonne della Chiesa stessa, che glorifica in
Maria SS. la sua Divina Madre,
Guardando
E quale gioia non deve infondere nei nostri cuori questa sublime verità? Noi siamo i fortunati figli di una Madre onnipotente e misericordiosa, bellissima e gloriosissima, tutta amore e splendore, Madre di Dio e dell'umanità, Regina della terra e del Paradiso!
Che cosa dice a noi
È venuta in nostro aiuto
Non
dimentichiamo che
Davide contro Golia
Perché
1-Perché è nello stile dell'onnipotenza di Dio servirsi di cose inconsistenti per abbattere quelle che si credono imbattibili. Il piccolo e gentile Davide abbatté il possente Golia. "Dio sceglie ciò che nel mondo è debole per confondere ciò che è forte. Sceglie ciò che per il mondo non ha valore e nobiltà, ciò che non è, per ridurre a nulla ciò che è" (1 Cor 1,27-29). Così, per abbattere la tracotante superbia dell'uomo che si autoidolatra e l'insania del suo miserabile orgoglio, nulla di più salutare che un pezzetto di metallo di nessun pregio da portare indosso... questo pezzetto di metallo di nessun pregio è così simile a quella pietra che Davide mise nella fionda per abbattere il gigante Golia!
2 -Inoltre, la scelta di un mezzo così umile fa risaltare interamente la potenza di Dio e di Maria. Qualsiasi mezzo prestigioso o almeno non così insignificante avrebbe potuto far credere che i miracoli ottenuti fossero in qualche modo da attribuirsi ad esso. La piccola medaglina, invece, ha tutta l'inconsistenza delle cose da niente. Tutto il bene che opera non può che discendere dall'alto (Gc 1,17).
3 -Infine, una medaglina possiamo tutti procurarcela, anche se molto poveri. Non così qualcosa di più prezioso. Ed era necessario che si trattasse di un mezzo di grazia che tutti potessero facilmente avere, perché i bisogni, allora come oggi, riguardavano l'umanità intera. La medaglina ha realizzato tutti questi vantaggi insieme costa pressoché nulla, si fa accettare facilmente, insegna verità fondamentali, richiama alle virtù più vitali e preziose.
Umiltà Gratitudine Penitenza
Amare e imitare Maria
Ora bisogna diffonderla...
S. Caterina Labouré sul letto di morte (vera foto)
Una
delle prime a ricevere
Da queste parole dell'umile Santa, la piccola Medaglia prese il via, e rapida come una minuscola cometa, fece il giro del mondo intero. Si pensi che nella sola Francia, nei primi dieci anni, ne vennero coniate e vendute ben settantaquattro milioni. Perché questa prodigiosa diffusione? Per la fama di "miracolosa" che ben presto si meritò dal popolo. Grazie e miracoli si moltiplicavano via via operando conversioni e guarigioni, aiuti e benedizioni per le anime e per i corpi.
Fede e preghiera
Le
radici di queste grazie sono sostanzialmente due: la fede e la
preghiera. Anzitutto la fede: ci deve essere almeno in colui che dona la
medaglietta, come avvenne per Alfonso Ratisbonne, incredulo, che
ricevette
E
qui ricordiamo l'altra radice delle grazie: la preghiera. Dagli esempi
che abbiamo riferito e che ancora riferiremo appare evidente che
Un altro esempio fra tanti
Lo
riportiamo da una rivista missionaria. In un ospedale delle Missioni, a
Macao, un povero pagano era stato ormai abbandonato dal medico -Più
nulla da fare, Sorella. Non passerà la notte.
Diffondiamola anche noi
La
missione affidata dalla Madonna a S. Caterina Labouré, di diffondere
Anche S. Teresa...
Un
altro esempio gentile e luminoso è quello di Santa Teresina. Questa cara
Santa, fin da fanciulla dovette intuire bene il valore della Medaglia
miracolosa se si industriava davvero molto a distribuirla. Una volta, in
casa sua, riuscì a far prendere
San Massimiliano M. Kolbe
Un
modello gigante di apostolo dell'Immacolata e della Medaglia miracolosa
fu indubbiamente S. Massimiliano Maria Kolbe. Egli potrebbe anche essere
chiamato il Santo della Medaglia miracolosa. Basti pensare il suo grande
movimento mariano a raggio mondiale,
http://www.angelibuoni.it/angeli/presentazione.html
La Cappella della Madonna della Medaglia Miracolosa sito ufficiale